Sfruttamento scandaloso nell’industria del lusso
In provincia di Varese, in Italia, la Guardia di Finanza ha scoperto un laboratorio di cucito clandestino dove venivano prodotti abiti di alta moda in condizioni spaventose. Dodici operai cinesi, molti dei quali privi di documenti e addirittura minorenni, erano costretti a lavorare per un salario irrisorio di 8 euro l’ora. Gli abiti venivano poi rivenduti a prezzi esorbitanti, fino a 400 euro, illustrando lo scandaloso divario tra le condizioni di produzione e i prezzi del mercato del lusso.
Condizioni di vita e di lavoro disumane
L’indagine ha rivelato che questi lavoratori vivevano e lavoravano in un magazzino fatiscente, in condizioni igieniche deplorevoli. Nei locali erano stati allestiti illegalmente dormitori di fortuna, senza rispettare gli standard di sicurezza e le norme antincendio. Questa situazione evidenzia lo sfruttamento sistematico di persone vulnerabili in condizioni simili alla moderna schiavitù.
Procedimenti legali avviati
Il proprietario dell’azienda sta affrontando diversi procedimenti giudiziari per gangmastering (sfruttamento organizzato del lavoro), occupazione illegale e gravi violazioni delle norme di salute e sicurezza sul posto di lavoro. Il proprietario del magazzino è anche indagato per irregolarità edilizie, in particolare per quanto riguarda i dormitori non dichiarati. I minori trovati sul posto sono stati presi in carico dai servizi sociali del Comune di Samarate.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.