La recente acquisizione del 41% di ITA Airways da parte di Lufthansa, resa nota nella metà di gennaio, sta già influenzando profondamente la realtà della compagnia aerea italiana.
Malgrado le iniziali apprensioni e alcune tensioni non rese pubbliche, il nuovo CEO, Joerg Eberhart, sta esibendo una notevole competenza nel gestire le intricate dinamiche sia aziendali sia politiche.
All’inizio, le difficoltà di Eberhart non sono passate inosservate, alimentando incertezze sulla robustezza dell’accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e sulla capacità di gestione della nuova leadership. Infatti, il presidente di ITA, Sandro Pappalardo, ha dichiarato subito alla stampa che c’è una “piena sintonia” tra le parti, oltre a qualsiasi questione riguardante le “deleghe”, conquistando così le prime pagine dei giornali. Proprio il discorso sulle deleghe aveva suscitato, soprattutto tra i dipendenti, dei dubbi sulla reale capacità dei manager tedeschi di implementare un cambiamento significativo.
Tuttavia, contrariamente ai timori iniziali, Eberhart si è rivelato un manager prudente e attento, adottando un approccio meno invasivo, più riflessivo e strategico. Al posto di procedere con licenziamenti immediati, ha preferito sfruttare al meglio le sue deleghe per strutturare una nuova organizzazione, mantenendo i dirigenti attuali e definendo un organigramma chiaro, senza alterare le posizioni manageriali esistenti in questa fase iniziale.
Tale approccio ha permesso di evitare tensioni sindacali immediate e di assicurare una transizione più fluida.
Una mossa significativa di Eberhart è stata la nomina di Marzio Caneva, proveniente da Air Dolomiti, come nuovo responsabile di gestione. Questa decisione è cruciale sotto diversi aspetti: avendo il pieno controllo operativo del vettore, si prevede anche un miglioramento significativo della produttività.
L’esperienza di Caneva, maturata precedentemente in Alitalia Express, influenzerà senza dubbio l’efficienza operativa, migliorando l’ottimizzazione della rete e riducendo le problematiche relative ai turni e alle operazioni di volo. Questo inserimento porterà probabilmente anche a una revisione delle attività di manutenzione e a una maggiore attenzione per la sicurezza, oltre a una riflessione accurata sul contratto con Swissport, tutti aspetti chiave per una compagnia aerea in crescita che fa ora parte di un gruppo ben organizzato e con elevati standard di sicurezza e prestazioni che ITA dovrà raggiungere rapidamente.
A questo punto, Eberhart dovrà anche delineare un piano d’azione chiaro per i prossimi mesi, che includerà la chiusura del budget (entro circa due mesi) e la revisione e l’attuazione del piano industriale, con particolare attenzione alla crescita e all’efficienza sia commerciale che operativa. La focalizzazione sui ricavi sarà fondamentale nei prossimi mesi per affrontare gli investimenti previsti nel nuovo piano industriale.
Successivamente, potrebbe arrivare una ristrutturazione manageriale, eventualmente programmata per una fase successiva. La decisione di confermare temporaneamente tutti i dirigenti rappresenta una mossa tattica interessante. Questo approccio permette oggi a Eberhart di godere di maggiore libertà d’azione, evitare agitazioni sindacali premature e valutare con attenzione le performance dei dirigenti prima di apportare eventuali cambiamenti.
Nonostante alcune tensioni iniziali, comprensibili date le circostanze, la gestione di Eberhart sta mostrando una notevole capacità di adattamento e strategia. Il suo approccio, cauto ma risoluto, sta ponendo le basi per una trasformazione significativa di ITA Airways, bilanciando le necessità di cambiamento con la stabilità a breve termine. L’ottimismo, quindi, sembra del tutto giustificato.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.