La guerra dell’ananas infuria in una pizzeria britannica
A Norwich, una piccola città dell’Inghilterra orientale, un ristoratore sta facendo scalpore con una strategia di marketing tanto audace quanto provocatoria. Il proprietario di Lupa Pizza ha deciso di prendere posizione nell’eterno dibattito sulla pizza all’ananas, offrendo questo piatto controverso al prezzo volutamente esorbitante di 100 sterline (circa 120 euro).
Una provocazione culinaria
“Sì, per 100 sterline puoi averla. Ordina anche lo champagne. Vai, pazzoide”, dice il ristoratore con un ironico senso dell’umorismo. Questo prezzo punitivo riflette la sua profonda avversione per questa combinazione, che considera una blasfemia culinaria.
Tuttavia, in risposta alle richieste dei clienti, si è rassegnato a inserirlo nel suo menu, ma non a qualsiasi prezzo.
Le sorprendenti origini di una controversia mondiale
La storia della pizza all’ananas risale agli anni ’60, quando un immigrato greco in Canada, Sam Panopoulos, decise di tentare un esperimento culinario. “L’abbiamo messa per scherzo, per vedere che sapore avrebbe avuto”, spiegò all’epoca.
Questa creazione, inizialmente concepita come un semplice esperimento, è diventata un fenomeno mondiale che ancora oggi divide gli amanti della pizza.
Una strategia di marketing ben studiata
La Lupa Pizza non nasconde le sue intenzioni di marketing dietro questa controversia. Su Facebook, l’azienda spera addirittura di creare un vero e proprio evento mediatico, attirando difensori e detrattori della pizza all’ananas.
Il ristorante si spinge fino ad auspicare “qualche scontro in strada” che potrebbe essere trasmesso in televisione, trasformando un dibattito culinario in un vero e proprio spettacolo.
Una scommessa rischiosa ma calcolata
Nonostante il prezzo proibitivo, questa iniziativa solleva dubbi sulla fattibilità commerciale di un’offerta del genere. Tuttavia, la pubblicità generata da questa controversia potrebbe compensare la probabile mancanza di ordini per questa pizza dal prezzo eccessivo.
Il ristorante gioca abilmente sulla divisione tra tradizionalisti e modernisti quando si parla di pizza.
Conclusione
Questa storia è un’illustrazione perfetta di come un semplice dibattito culinario possa trasformarsi in un’ingegnosa opportunità di marketing.
Che siate favorevoli o contrari alla pizza all’ananas, è chiaro che Lupa Pizza è riuscita a farsi un nome ben oltre i confini di Norwich, dimostrando che la provocazione può essere un ingrediente efficace quanto il formaggio o la salsa di pomodoro in una ricetta di marketing di successo.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.