Un concorso per sfidare la dipendenza dal digitale
In un centro commerciale di Chongqing, in Cina, il 29 novembre ha fatto scalpore un originale concorso. La sfida consisteva nel rimanere sdraiati per 8 ore senza un dispositivo connesso, per un premio di 10.000 yuan (circa 1.300 euro). Questa iniziativa evidenzia la nostra crescente dipendenza dalle tecnologie digitali e la nostra difficoltà a distaccarcene, anche solo temporaneamente.
Le rigide regole della disconnessione supervisionata
Su 100 candidati, solo 10 partecipanti sono stati selezionati per affrontare questa particolare sfida. Le regole erano rigide: era vietato utilizzare qualsiasi dispositivo moderno connesso e solo i vecchi telefoni di base potevano essere utilizzati in caso di emergenza.
I partecipanti avevano a disposizione 5 minuti di pausa per la toilette, con cibo e bevande. Non potevano addormentarsi e dovevano mantenere uno stato di calma costante.
La tecnologia al servizio della disconnessione
Ironicamente, la tecnologia era lì per misurare… l’assenza di tecnologia. I braccialetti connessi hanno monitorato i livelli di ansia dei partecipanti, consentendo una valutazione oggettiva della loro capacità di rimanere disconnessi.
Questo approccio scientifico alla sfida ha aggiunto una dimensione in più all’esperienza.
Un vincitore zen
La vincitrice assoluta, una donna di nome Dong, si è imposta con un impressionante punteggio di 88,99 su 100.
La sua capacità di rimanere calmo per otto ore senza mostrare alcun segno di ansia dimostra che è possibile liberarsi, almeno temporaneamente, dalla nostra dipendenza digitale.
Un fenomeno virale paradossale
Con un pizzico di ironia, questo concorso di disconnessione è diventato virale sui social network, suscitando l’interesse degli utenti di Internet desiderosi di provarlo.
Questa situazione paradossale sottolinea il nostro complesso rapporto con la tecnologia: anche le iniziative di disconnessione finiscono per generare contenuti online.
Conclusione
Questa iniziativa cinese mette in luce un paradosso della nostra società moderna: mentre siamo sempre più consapevoli della nostra dipendenza dagli schermi, troviamo difficile staccarcene. Il fatto che ora si debba offrire una ricompensa finanziaria per incoraggiare le persone a disconnettersi per qualche ora illustra la portata della nostra dipendenza digitale.
Questa esperienza ci ricorda l’importanza di mantenere un sano equilibrio tra connessione e disconnessione nella nostra vita quotidiana.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.