Dal 1° gennaio 2025 sono state introdotte nuove normative riguardanti gli affitti a breve termine, ovvero per periodi inferiori ai 30 giorni. I proprietari di immobili adibiti a tale scopo sono ora tenuti a includere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) sia nelle pubblicità online che nelle locazioni fisiche, in aggiunta al rispetto delle direttive emanate dal Ministero del Turismo.
Aggiornamenti 2025 sulle normative degli affitti brevi: quali sono le novità?
Le norme aggiornate per gli affitti a breve termine impongono requisiti più stringenti. Secondo le statistiche fornite dal Ministero del Turismo, alcune regioni italiane si sono distinte per la loro osservanza, con una classifica che vede al primo posto la Toscana, seguita da Veneto, Lombardia, Lazio, Puglia e Sicilia.
Il primo requisito fondamentale è l’ottenimento del CIN, un codice che conferma l’autenticità delle strutture turistiche e serve a prevenire frodi. I proprietari che non dispongono di tale codice possono richiederlo online, utilizzando la propria identità digitale e allegando la documentazione necessaria relativa all’immobile.
Iniziare a affittare
Per chi desidera iniziare a offrire affitti a breve termine, è essenziale seguire la procedura indicata sul sito del ministero dello Sviluppo e del Made in Italy, equivalente a una dichiarazione di inizio attività. Anche coloro che intendono affittare occasionalmente devono seguire questo processo e attendere l’approvazione dal Comune competente, che ha 30 giorni di tempo per rispondere. Una volta ottenuta l’approvazione, si potrà procedere con la richiesta del CIR e successivamente del CIN.
Sanzioni fino a 8.000€
Le multe per inadempienze possono variare da 800€ a 8.000€. Ad esempio, la mancata esposizione del CIN, sia online che fisicamente sulla struttura, può portare a sanzioni significative. Airbnb ha specificato che la non corretta esposizione del CIN può anche comportare la rimozione dell’annuncio, con multe che partono da 500€ fino a un massimo di 5.000€.
Misure di sicurezza obbligatorie
Le nuove regolamentazioni impongono anche l’installazione di dispositivi di sicurezza adeguati e conformi alle normative attuali, come l’obbligo di avere un estintore portatile nell’appartamento turistico. È richiesto anche l’installamento di rilevatori di gas, in particolare per il monossido di carbonio. La mancanza di tali dispositivi può risultare in multe elevate.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.