Turbolenze per l’ex Ilva, stallo nella riunione al MIMIT: il sindaco di Taranto Bitetti (che ha revocato le dimissioni) rifiuta di firmare l’Accordo di decarbonizzazione
INIZIO DEL VERTICE AL MIMIT SULL’EX ILVA: SI PROFILA UN NUOVO IMPASSE
Il sindaco di Taranto, che ha annullato le sue dimissioni in appena 48 ore, non apporrà la sua firma sull’Accordo di programma per la decarbonizzazione dell’ex Ilva. Questa decisione contribuisce a far sì che il vertice al MIMIT, iniziato nel tardo pomeriggio, possa rimanere bloccato a livello istituzionale. Al tavolo, tra gli altri, i Ministri Urso e Pichetto Fratin, il sindaco Bitetti e il Governatore della Puglia Michele Emiliano, si discute dell’importante Accordo di Programma interistituzionale che mira alla decarbonizzazione a lungo termine dell’ex Ilva di Taranto, cercando di evitare la chiusura e la crisi occupazionale per centinaia di lavoratori.
Sotto le intense pressioni degli eco-attivisti, Bitetti ha comunicato la sua decisione di non aderire all’accordo, preferendo la chiusura immediata della sezione a caldo di una delle industrie siderurgiche più rilevanti d’Europa. La riunione al MIMIT è cominciata con oltre un’ora di ritardo – riporta “La Gazzetta del Mezzogiorno” su fonti dirette – a causa dell’attesa dell’arrivo di Bitetti, recentemente al centro dell’attenzione per l’annuncio e la rapida revoca delle sue dimissioni.
In assenza di questo accordo, si prevede la possibile chiusura definitiva degli impianti, una richiesta avanzata da una parte della cittadinanza da tempo: «la priorità deve essere data a Taranto per ragioni morali, storiche, economiche, sociali e produttive», ha dichiarato il Ministro del Made in Italy Urso incontrando gli operatori del settore siderurgico, prima che il sindaco manifestasse chiaramente la sua intenzione di non firmare l’accordo elaborato tra industriali, sindacati e associazioni di categoria.
INTANTO BITETTI HA ANNULLATO LE DIMISSIONI DA SINDACO DI TARANTO: “NON C’ERANO MOTIVI POLITICI MA…”
«Non firmerò perché l’accordo non ci soddisfa»: in un video pubblicato sui social prima di partecipare all’incontro al MIMIT con i Ministri, il sindaco di Taranto Piero Bitetti chiarisce le sue intenzioni dopo aver presentato le dimissioni solo due giorni fa, nel culmine del caos seguito alle intense proteste degli ambientalisti davanti al municipio pugliese. La sua decisione di revocare le dimissioni è stata annunciata questa mattina, «volevo fare una dichiarazione forte contro il clima di intimidazioni e offese».
Bitetti ha spiegato all’Adnkronos che non c’erano questioni politiche o fughe dal caos legato all’ex Ilva, ma il suo ritorno in carica coincide con la decisione di non firmare l’accordo di programma (in linea con il Governatore Emiliano): «il cambiamento non si predica, ma si realizza con proposte concrete e sostenibili», critica il sindaco riferendosi alle proposte del Governo Meloni nell’ultimo draft dell’Accordo sulla decarbonizzazione dell’ex Ilva.
Bitetti chiede al MIMIT di posticipare la firma dell’Accordo per poterlo rivedere completamente, proponendo ad esempio la chiusura dell’area a caldo, un impegno già preso con i tarantini nel programma elettorale di soli 50 giorni fa. Di sacrifici, conclude il sindaco Bitetti ancora in tono polemico, «ne abbiamo già fatti troppi e la salute», così come l’ambiente, «non possono essere sacrificati sull’altare del profitto».
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.