Dopo una serie di discussioni, a volte piuttosto animate, riguardo alla proposta di annullamento delle cartelle esattoriali avanzata dalla Lega, il deputato Alberto Gusmeroli ha deciso di intervenire sulle pagine del Tempo per fare chiarezza e fornire alcune precisazioni importanti. Ha voluto sottolineare che il piano leghista, presentato al Parlamento a novembre e recentemente arrivato in Senato, “non è un condono”, poiché richiede che le tasse siano “integralmente pagate”, ma offre al contribuente un periodo di “dieci anni” per farlo. Questa soluzione, secondo Gusmeroli, è pensata per essere prima di tutto “meticolosamente organizzata” e mira a essere anche “definitiva”.
Gusmeroli approfondisce che l’intenzione è quella di consentire di “rateizzare in un decennio l’intero debito di imposte, tasse e contributi” accumulato fino al “31 dicembre 2023”, tentando di superare le “numerosi problematiche emerse in precedenti occasioni di rottamazione”. Questi problemi includono, come spiega il deputato, “periodi di pagamento troppo brevi” o “acconti eccessivamente onerosi” che rendevano difficile per i contribuenti saldare i propri debiti, soprattutto in tempi di “crisi economiche o sanitarie”.
Alberto Gusmeroli: “Con la rottamazione possiamo aumentare le entrate e abbassare le tasse per tutti”
Il disegno di legge proposto dalla Lega, come continua a spiegare Gusmeroli, mira a consentire ai contribuenti di “pagare sia i debiti arretrati che gli attuali”, evitando che si trovino nuovamente in difficoltà. È previsto anche un meccanismo di salvaguardia: “non si perde il beneficio se si salta una rata, ma solo se si accumulano otto rate non pagate”. Questo, partendo dal presupposto che “se i cittadini riescono a pagare le rate in modo confortevole” allora probabilmente saranno in grado di “saldare anche le tasse correnti”, con il doppio vantaggio che “lo Stato (…) aumenta le entrate e può ridurre le tasse per tutti”.
Oltre al tema della proposta di rottamazione, Gusmeroli riflette anche sul concordato preventivo, che a suo avviso ha dimostrato numerosi “seri limiti”, specialmente in termini di “previsione futura dei redditi”. In alternativa, il deputato – e ovviamente la Lega – suggerisce l’introduzione di una “flat tax progressiva che prevede di pagare il 15% sull’aumento di reddito anno su anno”.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.