Il mercato delle auto elettriche in Europa sta incontrando notevoli difficoltà, con particolare impatto su nazioni come la Francia e la Germania. Di fronte a questa situazione, l’Acea, che rappresenta l’Associazione europea dei costruttori di automobili, ha sollecitato un posticipo nella revisione delle normative relative alla diminuzione delle emissioni di CO2.
I produttori di automobili si trovano di fronte a sfide significative che potrebbero portare a una drastica riduzione della produzione e delle vendite di veicoli, oltre alla possibilità di dover affrontare multe miliardarie per la commercializzazione di veicoli a bassa emissione.
Crisi delle auto elettriche: quale soluzione?
Il settore delle auto elettriche non riesce a prendere il volo, anzi, si registra un calo generale nelle immatricolazioni di tutti i tipi di veicoli (-18,3%). Anche Stellantis sta attraversando una crisi economica, il che potrebbe indicare che la colpa non è attribuibile a politiche aziendali specifiche.
L’Acea ha richiesto un intervento immediato affinché le nuove regole sulla riduzione delle emissioni
«I costruttori di automobili europei, riuniti sotto l’Acea, chiedono quindi alle istituzioni dell’UE di introdurre misure di emergenza urgenti prima che i nuovi limiti di CO2 per auto e furgoni diventino effettivi nel 2025».
Proseguendo:
«Sollecitiamo inoltre la Commissione Europea a portare avanti le revisioni della regolamentazione sulle emissioni di CO2 per veicoli leggeri e pesanti, previste rispettivamente per il 2026 e il 2027, al 2025».
I dati di agosto
Alla fine di agosto 2024, le immatricolazioni di auto elettriche hanno subito un significativo calo. In Germania si è registrato un -27,8%, in Francia un -24,3% e in Italia un -13,4%. La Spagna ha mostrato una performance leggermente migliore con un decremento del -6,5%.
Nonostante i risultati negativi, Spagna e Italia hanno comunque visto un piccolo aumento nelle immatricolazioni di auto nuove (rispettivamente +4,5% e +3,8%). Francia e Germania, invece, sono gli unici due Paesi in cui il mercato è rimasto pressoché statico.
I dati sulle auto elettriche evidenziano le mancanze del settore, suggerendo che l’UE dovrebbe, almeno per il momento, evitare di implementare restrizioni relative alla riduzione dell’inquinamento.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.