Una grave battuta d’arresto per Alstom
Alstom ha appena subito una grave battuta d’arresto in Belgio. Il gigante francese ha perso un contratto da 3 miliardi di euro per la costruzione di treni convenzionali. La SNCB ha preferito l’offerta del concorrente spagnolo CAF. La notizia ha fatto tremare Alstom. Il gruppo era convinto di essere il favorito. Bernard Belvaux, responsabile di Alstom Belgio, ha definito la decisione “scioccante”. Ha persino scritto ai ministri belgi per esprimere la sua insoddisfazione.
Produzione locale: un argomento respinto
La SNCB ha dovuto giustificare pubblicamente la sua scelta. Si tratta di un passo raro per una gara d’appalto. Vincent Bayer, portavoce dell’azienda, è stato chiaro. “La SNCB non può dare un vantaggio alla produzione locale. Questa regola è imposta dal quadro europeo.
I criteri legati al luogo di produzione sono considerati discriminatori. Non possono influenzare il punteggio delle offerte. Questo chiarimento contraddice la principale argomentazione di Alstom. L’azienda francese contava sulla sua presenza industriale in Belgio.
La qualità prima del prezzo
La SNCB ha anche sollevato la questione del prezzo. Ha sottolineato che la scelta non si è basata solo su questo criterio. “Le offerte sono state valutate sulla base del miglior rapporto qualità-prezzo. I fattori qualitativi hanno quindi pesato sulla bilancia.
L’azienda belga sottolinea che l’offerente vincente non è necessariamente il più economico. Questo approccio spiega perché CAF è riuscita a vincere nonostante un prezzo potenzialmente più alto.
Un’allusione ai ritardi di Alstom
La SNCB ha lanciato una velata frecciatina ad Alstom. “Un’offerta di migliore qualità potrebbe ridurre le difficoltà in fase di esecuzione”. Questa osservazione si riferisce ai ritardi di consegna. Alstom è nota per i suoi problemi con le scadenze in diversi contratti internazionali.
Anche CAF sta incontrando questo tipo di difficoltà. Ma l’affidabilità operativa sembra essere stata un criterio decisivo per la SNCB.
Una tendenza preoccupante per il francese
Questa sconfitta è l’ultima di una serie di insuccessi per Alstom. È il secondo grande fallimento contro la CAF da gennaio. Il gruppo ha già perso un contratto per 150 treni in Marocco.
Tuttavia, si è aggiudicata un ordine per 18 TGV in quel Paese. Queste battute d’arresto successive mettono in discussione la strategia commerciale di Alstom. La sua competitività nel mercato dei treni convenzionali sembra essersi indebolita.
Conclusione
Questo caso illustra l’evoluzione del mercato ferroviario europeo. Il prezzo non è più l’unico criterio decisivo. L’affidabilità e la qualità tecnica acquistano sempre più importanza. Gli argomenti della produzione locale stanno perdendo forza di fronte alle regole europee. Per Alstom, questi fallimenti sono un campanello d’allarme. Il Gruppo dovrà ripensare il proprio approccio commerciale in un mercato in cui la concorrenza si intensifica quotidianamente.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.