Il bonus di 100 euro per il 2024 è confermato e sarà incluso direttamente nella retribuzione dei lavoratori subordinati. È possibile fare domanda per questo incentivo attraverso il proprio datore di lavoro, a condizione di soddisfare alcuni requisiti piuttosto rigorosi, come specificato nella circolare numero 19 dell’Agenzia delle Entrate.
Coloro che non soddisfano i criteri necessari per ottenere il bonus subiranno una perdita calcolata in base al proprio reddito. Inoltre, gli interessati devono compilare un’autocertificazione e assicurarsi di inserire tutti i dettagli richiesti dal Decreto Legge 113/2024.
Bonus 100 euro 2024: chi ne ha diritto?
Il bonus di 100 euro per il 2024 è destinato ai lavoratori dipendenti che rispettano specifiche condizioni di reddito e situazioni personali:
- Reddito complessivo inferiore a 28.000€ (per l’anno fiscale 2024);
- Un coniuge non legalmente o effettivamente separati, con un figlio a carico, che sia nato dentro o fuori dal matrimonio, riconosciuto o adottato (anche in un contesto monogenitoriale).
- Imposta lorda del 2024 derivante da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni spettanti.
I beneficiari non possono appartenere alla no tax area, che per i dipendenti è stabilita al di sotto dei 8.500€. Non sono inclusi nemmeno i redditi assimilati al lavoro dipendente, come ad esempio i lavoratori con contratti co.co.co o i titolari di contratti a progetto.
Nel documento di seguito si afferma:
Il contributo di 100 euro è stato istituito in previsione di un nuovo regime fiscale sostitutivo, previsto da una legge delega, per i redditi assimilati alle erogazioni tipiche del lavoro dipendente come la tredicesima mensilità (cfr. Dossier n. 333/3 del Servizio Bilancio dello Stato della Camera dei Deputati – A.C. 2066).
Come richiedere il bonus di 100 euro?
Per ottenere il bonus di 100 euro, è necessario compilare una dichiarazione sostitutiva che il lavoratore dovrà presentare al proprio datore di lavoro. In questo documento è essenziale inserire le informazioni richieste (per i nuclei monogenitoriali basta il codice fiscale del figlio), mentre per le famiglie più numerose:
- Dichiarare di avere un reddito d’imposta per il 2024 inferiore a 28 mila euro;
- Inserire il codice fiscale del coniuge fiscalmente a carico;
- Registrare il codice fiscale del/dei figlio/i fiscalmente a carico;
- Avere un’imposta Irpef a debito.
È importante, ad esempio, citare nella dichiarazione il soddisfacimento dei requisiti previsti dal comma 4 dell’articolo 2 bis del Decreto Legge numero 113 del 2024.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.