Meloni a Tg5: Difende Israele e Smentisce Aumento Tasse, “Notizie False dalla Sinistra”

INTERVISTA VIDEO DI GIORGIA MELONI A TG5: CRITICHE A ISRAELE MA CONFERMA DEL SUPPORTO ALLA SUA AUTODIFESA

È inaccettabile che le forze israeliane colpiscano posizioni italiane e delle Nazioni Unite, tuttavia ciò non preclude il diritto di Israele a proteggersi da attacchi che compromettono la sicurezza nazionale: questa è la complessa posizione che Giorgia Meloni ha ribadito durante l’intervista domenicale a Tg5, condotta dal direttore Mimun. Negli ultimi giorni, gli attacchi dell’IDF in Libano hanno colpito aree sotto controllo internazionale, incluse truppe italiane parte della missione ONU “Unifil”, provocando richieste di una forte risposta diplomatica contro Netanyahu. Quest’ultimo ha recentemente sostenuto che la missione ONU dovrebbe spostarsi più a nord, in quanto proteggerebbe indirettamente le postazioni di Hezbollah che continuano ad attaccare Israele.



L’Italia, fedele alleata di Israele all’interno della NATO, ha mal sopportato gli attacchi a Unifil e chiede una riduzione della tensione e una revisione delle azioni sul campo: il desiderio di Netanyahu di inviare un messaggio al “nemico” Guterres non giustifica attacchi contro il personale italiano, impegnato in missioni di pace in Libano, nonostante i risultati modesti, visto che Hezbollah continua a scavare tunnel e a sparare vicino alle basi Unifil.



Nell’intervista a Tg5 del 13 ottobre 2024, la Premier Meloni ha sottolineato che questi attacchi da parte delle forze IDF sono «inaccettabili», ma ha anche affermato che questo non dovrebbe portare a un abbandono di Israele, così come non si dovrebbe lasciare sola l’Ucraina nei suoi conflitti con Iran e Russia. «Quando le regole del diritto internazionale sono violate, ci troviamo in un mondo di caos, che è quello che osserviamo oggi»: il governo, prosegue la leader di FdI al direttore di Tg5, sostiene sia l’Ucraina che il diritto di Israele alla sicurezza, ma è anche impegnato a favorire un cessate il fuoco a Gaza e in Libano che possa portare al rilascio degli ostaggi e alla fine delle sofferenze del popolo palestinese.

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DOSSIER E TASSE, MELONI CONTRO: “I GRUPPI DI PRESSIONE NON VOGLIONO IL CENTRODESTRA. FALSE NOTIZIE DELLA SINISTRA SULLA MANOVRA”

L’intervista a Tg5 diventa poi decisamente meno incentrata sulla geopolitica e più sulla politica interna, con il governo che nelle prossime settimane dovrà definire la Manovra di Bilancio 2025: secondo Giorgia Meloni, parlare di un aumento di tasse è non solo errato, ma anche una profonda false notizie «creata appositamente dalla sinistra». Dall’assegno unico alle rendite catastali, le polemiche recenti vengono nuovamente respinte: la Presidente del Consiglio non nasconde le difficoltà nel reperire fondi, specialmente citando i 120 miliardi di euro spesi per il Superbonus, fondi che avrebbero potuto essere investiti in pensioni, stipendi e famiglie.

Nonostante ciò, Meloni mira a ulteriori investimenti in sanità e alla riduzione del cuneo fiscale, supportando le fasce più deboli: «La narrazione delle tasse per tutti è un’altra notizia falsa, perché lei ha visto che questo governo le tasse le riduce». Come già affermato nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia Giorgetti, il governo non aumenterà le tasse, in quanto tale misura sarebbe più tipica della sinistra – che con Schlein ha recentemente rilanciato l’idea di una nuova patrimoniale – piuttosto si cercherà di confermare le misure delle precedenti Manovre, «magari facendo qualcosa in più».

Per quanto riguarda i dossier, ci sono due casi preoccupanti: uno indagato dalla magistratura a Perugia riguardante Striano e il database del DNA, e l’altro più recente a Bari, dove un ex dipendente di Banca Intesa Sanpaolo ha spiato migliaia di conti correnti, inclusi quelli sensibili della Premier Meloni e altri politici e ministri del Centrodestra. Oltre a sentirsi la «più dossierata d’Italia», la Presidente si interroga sul perché si siano verificati tali episodi, pur non emergendo nulla di rilevante da queste indagini. Meloni sospetta che ci siano «gruppi di pressione che non tollerano un governo di Centrodestra», «non siamo ricattabili, però, e non ci riusciranno». Resta da scoprire a chi venivano venduti i “dossier” e le informazioni raccolte dai funzionari indagati, per comprendere l’origine di questi gruppi di pressione.

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NOMINE RAI E CONSULTA, LE DICHIARAZIONI DELLA PREMIER MELONI SUI TEMI SCOTTANTI IN PARLAMENTO

Gli ultimi argomenti trattati nell’intervista di Meloni a Tg5 riguardano questioni attuali in Parlamento, ossia le controversie tra il Governo e le opposizioni riguardo alle nomine sia del Cda Rai che del giudice della Corte Costituzionale in sostituzione della dimissionaria (per limiti di età) Sciarra. Il criterio dell’Aventino adottato da Pd e M5s per cercare di bloccare il processo non è stato ben visto dalla Presidente del Consiglio, la quale ritiene di avere il diritto costituzionale di fare proposte, mentre il Centrosinistra, invece di opporsi legittimamente, «ha addirittura impedito ai parlamentari di entrare e partecipare alla votazione».

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