Stanno per essere distribuiti i rimborsi AdBlue destinati ai clienti Citroën e Peugeot che hanno segnalato un guasto – a seconda del modello posseduto e/o utilizzato – del serbatoio, e che hanno proceduto alla sua sostituzione a proprie spese (dato che il periodo di garanzia era scaduto).
L’iniziativa di rimborso è stata messa in moto dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), con un fondo di 700.000€ finalmente stanziato per sostenere i consumatori che hanno dovuto affrontare notevoli spese di riparazione.
Rimborsi AdBlue erogati da Citroën e Peugeot
I rimborsi per la riparazione del serbatoio AdBlue difettoso delle case automobilistiche Citroën e Peugeot sono in procinto di essere erogati. I destinatari sono sia aziende che privati che hanno già provveduto alla riparazione o sostituzione del componente a proprie spese, anche prima dell’introduzione del voucher.
I risarcimenti si affiancano al programma di assistenza denominato Special Coverage “4UA+4UB”, che ha permesso a milioni di consumatori di ottenere un significativo sconto sulla riparazione del serbatoio, con contributi che hanno superato i 6 milioni di euro.
In un contest già difficile per la mobilità urbana, numerosi consumatori hanno dovuto gestire un ulteriore disagio – non imputabile a loro – e attendere i previsti rimborsi per il malfunzionamento del serbatoio AdBlue.
Nel frattempo, sia Peugeot che Citroën hanno offerto ulteriori benefici ai loro clienti: un’estensione gratuita della garanzia di quattro anni 4UA+4UB (valida fino al 31 agosto 2024) e il nuovo programma chiamato Special Coverage “4UD” per la sostituzione gratuita del serbatoio AdBlue in seguito a interventi precedenti.
Cosa era successo ai serbatoi AdBlue di Peugeot e Citroën?
I serbatoi AdBlue per i vari modelli (in particolar modo di Citroën e Peugeot, per i problemi emersi negli ultimi due anni) contengono un liquido fondamentale per il corretto funzionamento dei motori diesel con catalizzatore selettivo SCR.
Il guasto riscontrato nelle due aziende era di natura elettronica. Nonostante il serbatoio AdBlue fosse pieno, il sistema elettronico segnalava una anomalia sul display del cruscotto, indicando la necessità di riempire il serbatoio.
Questo problema ha reso impossibile l’uso dell’autoveicolo, dato che, a seguito di questo errore e dopo aver percorso un certo numero di chilometri, il motore non avrebbe più potuto essere avviato.
Il costo per la riparazione era considerevole (fino a 1.200€). Per questa ragione, le associazioni dei consumatori a livello europeo hanno deciso di promuovere una campagna per garantire i rimborsi per il serbatoio AdBlue difettoso.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.