Strategie UE per Sostituire Starlink
Il progetto di Libro Bianco sulla Difesa dell’Unione Europea mette in luce anche l’importanza della connettività satellitare, proponendo di supportare alternative europee a Starlink per l’Ucraina. Il documento suggerisce che l’Europa dovrebbe finanziare l’accesso ai servizi satellitari, su sollecitazione delle forze armate ucraine, attraverso fornitori situati in Europa. In questo contesto, si è venuto a sapere che i governi e le istituzioni europee stanno dialogando con quattro aziende, a seguito delle preoccupazioni crescenti che Elon Musk possa interrompere il servizio che l’esercito ucraino utilizza per le comunicazioni militari e per l’operatività dei droni in prima linea.
Al momento, l’azienda francese Eutelsat risulta essere l’unico fornitore europeo con satelliti in orbita terrestre bassa, offrendo un tipo di connettività paragonabile a quella di Starlink. Il suo sistema presenta due vantaggi significativi per l’uso militare: consente di ricevere segnali di comunicazione su dispositivi piccoli e facilmente nascondibili, e assicura un basso ritardo di trasmissione grazie all’orbita bassa dei suoi satelliti.
D’altra parte, la capacità attuale di Eutelsat in Ucraina consiste in soli 2mila terminali operativi, con altri 4mila pronti per essere installati e 10mila in fase di ordinazione, rispetto ai 40mila terminali di Starlink. Questi ultimi, tuttavia, non sono tutti impiegati dall’esercito ucraino; alcuni sono infatti disponibili per l’uso generale della popolazione per l’accesso a Internet.
Queste connessioni potrebbero essere sostituite da fornitori alternativi che utilizzano costellazioni di satelliti in orbita geostazionaria (GEO) per le comunicazioni. Sebbene questi sistemi richiedano antenne di dimensioni maggiori all’estremità ricevente e presentino una latenza superiore rispetto ai sistemi in orbita bassa, possono comunque offrire una copertura adeguata per le comunicazioni civili.
Attualmente, ci sono due aziende che forniscono questi servizi: la spagnola Hispasat e la lussemburghese SES. È importante anche tenere d’occhio l’italiana Leonardo, che ha annunciato il lancio di 18 satelliti militari, di cui 12 standard e 6 a infrarossi, oltre a 20 per applicazioni civili. Il documento in elaborazione dalla Commissione UE indica inoltre che l’Ucraina dovrebbe essere parzialmente inclusa nel programma spaziale europeo. Infine, si dovrebbe lavorare con Kiev per proteggere le risorse spaziali dai cyberattacchi.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.