Il colpo di scena della Commissione Europea sul Nutriscore
Il Nutriscore, sistema di etichettatura alimentare che sembrava destinato a diventare obbligatorio in Europa, ha subito una brusca frenata. Fonti vicine a Radio France hanno rivelato che la Commissione Europea ha deciso di abbandonare il progetto del nuovo sistema di etichettatura semaforica. Tra le ragioni di questo passo indietro non vi sono solo le pressioni esercitate dalle lobby, ma anche l’opposizione dell’Italia. La premier italiana Giorgia Meloni ha infatti criticato aspramente il progetto, definendolo una “follia” pericolosa per il Made in Italy.
Diversi incontri tra la presidente del Consiglio italiano e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen hanno evidenziato questa divergenza. L’eurodeputato Michele Picaro di Fratelli d’Italia ha confermato l’impegno del governo Meloni nel proteggere l’agricoltura e le tradizioni culinarie italiane. L’opposizione al Nutriscore in Italia è trasversale, coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche il settore privato. “È una vittoria significativa, ma dobbiamo restare all’erta. Continueremo a monitorare gli sviluppi a Bruxelles e saremo pronti a intervenire per difendere il nostro cibo“, ha commentato Picaro.
Anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso soddisfazione, aspettando conferme ufficiali ma celebrando nel frattempo “una grande vittoria per l’Italia, una conquista del governo Meloni che ha sempre combattuto per le nostre eccellenze contro le etichette fuorvianti del Nutriscore“.
GIAN MARCO CENTINAIO (LEGA): “È IL MOMENTO DI INTERVENIRE SULLE ETICHETTE DEL VINO”
L’annullamento del Nutriscore è stato commentato anche da Gian Marco Centinaio della Lega, sottolineando il successo del suo partito nell’opposizione al sistema di etichettatura. Il vicepresidente del Senato ha evidenziato la mancanza di solidità scientifica dell’algoritmo dietro al Nutriscore e la problematicità di etichette troppo semplificate che possono trarre in inganno i consumatori piuttosto che informarli. Centinaio ha invitato la Commissione UE a riflettere anche sulle proposte di etichettatura per il vino, sottolineando che non può essere equiparato a sigarette o superalcolici e richiamando l’attenzione sulle logiche commerciali delle multinazionali che contrastano con la difesa dei prodotti della dieta mediterranea.
LA POSIZIONE DI CONFAGRICOLTURA
Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura, ha parlato di “vittoria del buon senso” in relazione alle notizie sulla decisione della Commissione Europea di non procedere con il Nutriscore. L’associazione, che aveva già presentato ricorso all’Antitrust contro il sistema francese per la sua natura ingannevole e contraria al codice del consumo, ha accolto con favore queste novità. Confagricoltura attende ulteriori conferme ufficiali da Bruxelles, sperando che le future decisioni siano basate su criteri scientifici solidi e a difesa delle produzioni nazionali. Giansanti ha assicurato che l’associazione continuerà a vigilare attentamente su questi sviluppi per assicurare che l’informazione corretta raggiunga i consumatori.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.