Il 2 aprile 2025, l’implementazione dei dazi da parte di Trump ha suscitato ampi dibattiti anche nei circoli politici italiani e sembra aver generato tensioni all’interno della coalizione di governo. Questo è evidente dalle dichiarazioni recenti del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che è anche vice presidente del Consiglio, rilasciate ai giornalisti oggi durante il Consiglio Nazionale.
Il leader di Forza Italia, secondo quanto riportato dall’Ansa, ha affermato che non è fattibile per l’Italia negoziare direttamente con gli Stati Uniti riguardo ai dazi, contrariamente a quanto proposto da giorni dalla Lega: “Non voglio creare polemiche”, ha detto, sottolineando che solo la Commissione Europea ha il potere di trattare in tale ambito: “È una loro prerogativa esclusiva”, ha aggiunto Tajani. Il Ministro degli Esteri ha quindi enfatizzato che “non spetta a noi trattare”, ricordando che le norme e i trattati vanno rispettati e che “quando si discute” è fondamentale conoscere le regole.
DAZI, TAJANI: “C’È TROPPO ALLARMISMO”
Antonio Tajani ha inoltre ribadito la linea del suo partito, ovvero, la difesa costante dell’Unione Europea “che rappresenta la nostra casa”, precisando che non parteciperebbe mai a un governo anti-europeo e che Giorgia Meloni sta attuando politiche a favore di Bruxelles. La Lega, per contro, appare meno filo-europeista, criticando spesso i leader degli stati membri su vari argomenti, tra cui la politica ambientale legata, ad esempio, all’adozione delle auto elettriche.
Per Antonio Tajani “c’è troppo allarmismo” riguardo ai dazi, come ha spiegato ieri sera durante il programma di Rai Uno, Cinque Minuti, condotto da Bruno Vespa. Per Tajani, “il mondo non sta finendo”, e se i dazi statunitensi venissero confermati, l’Unione Europea perderebbe solo una piccola frazione del suo Prodotto Interno Lordo, approssimativamente lo 0,2-0,3 percento.
DAZI, TAJANI: “NON CI SARÀ UNA REAZIONE FORTE DELL’UE”
Tajani ha esortato alla necessità di agire, dialogare e proteggere l’industria europea, e le prime risposte potrebbero arrivare già entro 48 ore, durante il prossimo Consiglio del Commercio, dove si discuteranno i dazi americani. Ha indicato che l’Italia chiederà di evitare dazi su prodotti che danneggerebbero il nostro paese, prevedendo che “non ci sarà una reazione decisa”, ma piuttosto un gesto politico.
In vista dell’incontro del prossimo 18 aprile a Roma tra il premier Giorgia Meloni e JD Vance, numero due degli Stati Uniti, ha ribadito che “non si possono fare trattative individuali”, anche se il Presidente del Consiglio “può svolgere un ruolo positivo” nel convincere gli USA a riconsiderare la loro posizione sui dazi. La connessione tra Meloni e Trump è ben nota e pubblica, ma sarà sufficiente a modificare l’atteggiamento del magnate di New York? Mercoledì scorso sembrava decisamente irremovibile nella sua posizione.
Articoli simili
- Dazi: La Lega Urge il Governo a Negoziazioni Dirette con Trump, Meloni Critica l’UE, FI cauta
- Caos M5s e PD, Lega Rivoluziona Dazi con Musk: Scopri i Dettagli!
- Sconvolgente! Meloni al 42% batte tutti, Schlein e Conte crollano! Scopri i dettagli!
- Assegno Unico Salvo: Meloni e Giorgetti Smentiscono la Repubblica in Video!
- Dazi: L’Industria Italiana Unita Contro le Controrisposte UE agli USA

Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.