Un dirigente del settore aeronautico rivoluziona l’ufficio
Il direttore di Aviamarket, Viktor Martynov, ha preso una decisione straordinaria portando il suo British Shorthair, Jerry, nell’ambiente lavorativo. Un’iniziativa nata dalla necessità di non lasciare solo il suo amato felino.
L’esperienza si è rivelata un autentico successo aziendale, trasformando l’atmosfera in ufficio e facilitando persino le trattative commerciali grazie alla presenza rassicurante di Jerry.
Uno stipendio da fare le fusa
Con una retribuzione che spazia dai 70 ai 120 euro all’ora, questa offerta di lavoro supera di gran lunga lo stipendio medio italiano. Il potenziale guadagno annuale di 218.400 euro rende questa posizione una delle più remunerative nel settore della cura degli animali.
Le mansioni vanno ben oltre il semplice “cat-sitting”, includendo cure di prima classe e persino sessioni settimanali di musica classica per il micio.
Un gatto che trasforma il business
Jerry è diventato un vero e proprio asso nella manica per l’azienda. Il suo fascino naturale ha già sbloccato diverse situazioni delicate durante importanti negoziazioni.
L’impatto positivo sul morale dei dipendenti è innegabile, creando un ambiente più rilassato e motivante all’interno dell’azienda.
Un lavoro da vero professionista felino
La posizione richiede una profonda conoscenza nella cura dei gatti. Le mansioni includono non solo la cura quotidiana ma anche acquisti in boutique di lusso per animali.
La selezione del candidato ideale è rigorosa, nonostante le oltre 200 candidature ricevute, dimostrando l’incredibile attrattiva di questa posizione unica.
Il boom dei lavori insoliti con gli animali
Questa offerta si inserisce in una nuova ondata di opportunità professionali incentrate sul benessere degli animali. Altri esempi includono la cura di 55 gatti su un’isola greca o la supervisione di cuccioli a Londra.
Questi impieghi riflettono un’evoluzione del mercato del lavoro dove il benessere degli animali diventa un settore economico a sé stante.
Conclusione
Questa straordinaria offerta di lavoro rappresenta perfettamente l’evoluzione del rapporto tra mondo professionale e benessere animale. Al di là dello stipendio astronomico, testimonia una tendenza crescente in cui le aziende riconoscono l’impatto positivo degli animali sull’ambiente lavorativo. Jerry è diventato molto più di un semplice gatto domestico: è un vero ambasciatore di un nuovo approccio al benessere sul lavoro, un fenomeno che sta prendendo piede anche nel Bel Paese.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.