Deepfakes politici: la truffa che sta sconvolgendo l’Italia
Una nuova forma di truffa finanziaria ha colpito l’Italia, utilizzando i volti delle figure più importanti del Paese. I truffatori stanno sfruttando l’intelligenza artificiale per creare dei deepfake del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del Presidente Sergio Mattarella, facendoli apparire in pubblicità ingannevoli per investimenti di dubbia natura. Questa sofisticata manipolazione tecnologica promette rendimenti straordinari: trasformare 250 euro in 40.000 euro, una promessa tanto allettante quanto irrealistica.
I meccanismi di una moderna truffa
I truffatori mettono in atto una strategia ben collaudata creando video ultra-realistici in cui figure autorevoli sembrano promuovere investimenti finanziari. La qualità dei deepfakes è così convincente che anche le persone informate possono essere ingannate.
Questi contenuti sono ampiamente diffusi sui social network e sui siti web creati appositamente per l’occasione, dando un’apparenza di legittimità a queste offerte fraudolente.
La risposta delle autorità
La Consob, l’autorità di vigilanza finanziaria italiana, ha recentemente ottenuto nuovi poteri in base alla legge Capitali. La sua prima azione importante è stata quella di bloccare sei siti web che diffondevano queste truffe. Dal 2019, l’autorità ha già bloccato 1.194 siti fraudolenti.
Tuttavia, la battaglia assomiglia a un gioco del gatto e del topo: non appena un sito viene chiuso, altri riappaiono rapidamente.
Vittime di alto profilo
Anche il Ministro della Difesa Guido Crosetto si è trovato di fronte a questo problema quando un suo conoscente è quasi caduto nella trappola.
Questa situazione ha evidenziato la necessità che le piattaforme sociali si assumano maggiori responsabilità nella lotta contro queste truffe. In particolare, il Ministro ha criticato la mancanza di responsabilità solidale da parte dei social network che ospitano questi contenuti fraudolenti.
Un fenomeno in rapida crescita
I dati sono allarmanti: le frodi finanziarie e commerciali sono aumentate del 12% nel 2023, con 3.400 casi registrati. Le perdite totali hanno superato i 110 milioni di euro, un record che sottolinea l’entità del problema.
Questa crescita esponenziale è favorita dal rapido sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale e dalla difficoltà di regolamentare efficacemente lo spazio digitale.
Conclusione: una sfida importante per la società digitale
L’emergere dei deepfakes nelle truffe finanziarie segna una svolta preoccupante nell’evoluzione della criminalità informatica. Questa situazione pone una triplice sfida: tecnologica, normativa ed educativa.
La protezione dei cittadini richiede un approccio globale che combini poteri più forti per le autorità di regolamentazione, una maggiore responsabilità per le piattaforme digitali e una maggiore consapevolezza del pubblico sui rischi delle truffe online. In questo contesto, la vigilanza individuale rimane la prima linea di difesa contro queste truffe sofisticate.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.