L’aumento dell’inflazione nell’eurozona alimenta le speranze di un taglio dei tassi di interesse della BCE

L’Eurozona inizia il 2025 con un moderato aumento dell’inflazione

L’anno 2025 inizia con un leggero aumento dell’inflazione nella zona euro, che ha raggiunto il 2,4% a dicembre rispetto al 2,2% di novembre, secondo gli ultimi dati di Eurostat. Questo aumento, previsto dagli analisti, è dovuto principalmente agli effetti base legati ai costi energetici particolarmente bassi alla fine del 2023. Su una nota rassicurante, l’inflazione sottostante, al netto di energia e alimentari, è rimasta stabile al 2,7% per il quarto mese consecutivo.

Una svolta storica nella politica monetaria europea

Nel 2024 la BCE è entrata nella storia diventando la prima grande banca centrale occidentale a intraprendere un ciclo di riduzione dei tassi. Il suo tasso di riferimento è sceso dal 4% al 3% nel corso dell’ultimo anno.

Questa coraggiosa decisione riflette la fiducia della banca nel fatto che l’inflazione sarà gradualmente riportata sotto controllo, dopo due anni di intensi sforzi per combattere l’aumento dei prezzi.

Previsioni incoraggianti per il 2025

Le prospettive sono favorevoli, con un’inflazione media che dovrebbe raggiungere il 2,1% nel 2025, vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla BCE.

Questa traiettoria positiva è il risultato della normalizzazione dei prezzi dell’energia dopo lo shock del 2022 e dell’efficacia delle misure di politica monetaria restrittiva adottate in precedenza.

Il chiaro messaggio di Christine Lagarde

Il Presidente della BCE ha inviato un segnale forte ai mercati alla fine del 2024, annunciando un ulteriore allentamento monetario se i dati economici confermeranno lo scenario di base.

Gli analisti sono cautamente ottimisti sul fatto che i tassi saranno ridotti di altri 100 punti base entro l’autunno del 2025.

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Mercati finanziari all’erta

Gli investitori tengono d’occhio questo sviluppo e stanno già incorporando la prospettiva di ulteriori tagli dei tassi nelle loro strategie.

Questa anticipazione potrebbe stimolare l’attività economica, pur tenendo d’occhio i rischi residui di inflazione.

Conclusione

L’inflazione nell’Eurozona entra nel 2025 con una nota contrastante, ma i fondamentali restano solidi. La BCE, forte del successo ottenuto nel controllo dell’inflazione, si sta muovendo verso un graduale allentamento della politica monetaria.

Questa strategia equilibrata dovrebbe sostenere la ripresa economica preservando la stabilità dei prezzi, obiettivo fondamentale dell’istituzione di Francoforte.

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