L’Assicurazione Obbligatoria per Eventi Catastrofici: Dettagli e Normative
Con l’avvicinarsi del 31 marzo, il recente Decreto ha chiarito le norme relative alla assicurazione obbligatoria per gli eventi catastrofici, specificamente rivolte alle piccole e medie imprese. Queste disposizioni sono dettagliate all’articolo 1, comma 105, della Legge del 30 dicembre 2023, numero 213.
Le modalità operative e le specifiche sono state invece discusse nel Decreto numero 18 di quest’anno, 2025, emanato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di sostenere le imprese nell’adempimento di queste nuove disposizioni.
Obblighi e Condizioni dell’Assicurazione Contro gli Eventi Catastrofici
Le aziende soggette a questa normativa devono non solo seguire le direttive operative, ma anche essere informate riguardo i tipi di beni che devono essere assicurati contro danni derivanti da calamità naturali.
I beni strumentali inclusi nella copertura assicurativa comprendono attrezzature, edifici, terreni e macchinari, sia commerciali che industriali, per proteggerli da eventi critici quali terremoti, allagamenti, frane, inondazioni e alluvioni, fenomeni purtroppo sempre più frequenti in Italia.
Le PMI hanno tempo fino a quasi un mese (o poco meno) per conformarsi a queste disposizioni, tenendo presente che il costo del premio assicurativo può variare a seconda di specifiche circostanze.
Ogni compagnia assicurativa può stabilire un premio differente, che dipenderà dalla loro solidità finanziaria e dalle condizioni di mercato. Inoltre, quanto più un’azienda è diligente nella prevenzione e protezione dei propri beni, tanto più potrebbe beneficiare di un premio ridotto.
Anche la localizzazione della sede aziendale influisce sul costo, in quanto verrà valutata in base al rischio di esposizione a eventi catastrofici.
Costo delle Polizze per le Piccole e Medie Imprese
Per dare un’idea del costo che una PMI potrebbe affrontare, Unimpresa ha realizzato una simulazione di “preventivo” per un’azienda con 15 dipendenti e una sede di 500 metri quadrati. Ecco i risultati, basati sulla pericolosità dell’area:
In una zona a bassissimo rischio, il costo annuale potrebbe oscillare tra un minimo di 1.000€ e un massimo di 3.000€. In un’area di rischio intermedio, il costo varia tra 3.000€ e 6.000€, mentre in una zona ad alto rischio il costo può raggiungere anche i 12.000€.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.