Una rete smantellata nella regione di Parigi
Una clamorosa vicenda sta scuotendo il settore delle costruzioni all’inizio del 2025. Quattro persone sono state portate davanti al tribunale di Bobigny per il loro presunto coinvolgimento in una vasta rete di riciclaggio di denaro. L’indagine, avviata da una segnalazione di Tracfin nel 2023, ha portato alla luce un sistema sofisticato che ha riciclato non meno di 94 milioni di euro provenienti dal traffico di droga tra il 2022 e il 2023, con ramificazioni fino all’Egitto.
Gli ingranaggi di una macchina ben oliata
Il modus operandi era ben consolidato: gli imprenditori edili e di ingegneria civile, principalmente della diaspora egiziana, acquistavano denaro contante dal traffico di droga per pagare i propri dipendenti in nero. Per mascherare queste transazioni, emettevano fatture false ed effettuavano trasferimenti attraverso società di comodo.
Il denaro è poi passato attraverso vari conti prima di essere trasferito in Egitto, creando una complessa rete di transazioni finanziarie.
Un’indagine meticolosa con risultati convincenti
Le indagini condotte dalla polizia hanno dato i loro frutti nel marzo 2024. Le perquisizioni hanno portato alla scoperta di 157.000 euro in contanti e 8.000 euro in franchi CFA. Inoltre, gli investigatori hanno sequestrato quattro proprietà e bloccato 1,1 milioni di euro in conti bancari sospetti.
L’analisi dei telefoni cellulari dei sospetti ha confermato i legami con il traffico di droga.
La vigilanza di Tracfin, la chiave del successo
È stata la perspicacia dei servizi di Tracfin a portare alla luce questa vicenda. Gli analisti dell’unità di intelligence finanziaria hanno individuato alcune anomalie evidenti: gli importi delle transazioni effettuate da queste imprese edili erano sproporzionati rispetto alle loro dimensioni e alla loro età.
Queste incongruenze hanno fatto scattare un’indagine per “riciclaggio di denaro organizzato”.
I sospetti devono affrontare la giustizia
Dei quattro sospetti portati in tribunale, tre sono stati arrestati nelle loro case, mentre il quarto si è presentato spontaneamente alle autorità.
Sebbene tre di loro abbiano ammesso il coinvolgimento nello schema fraudolento, ognuno di loro ha teso a minimizzare il proprio grado di coinvolgimento nell’organizzazione criminale, secondo fonti vicine all’indagine.
Conclusione
Questo caso evidenzia la crescente sofisticazione delle reti di riciclaggio di denaro e l’importanza della vigilanza da parte dei servizi finanziari. Inoltre, evidenzia la necessità di intensificare i controlli nel settore delle costruzioni e delle opere pubbliche, particolarmente vulnerabile a queste pratiche fraudolente.
Le indagini proseguono per identificare eventuali altri membri della rete e per smantellare completamente questa organizzazione criminale.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.