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La riqualificazione energetica: un settore in piena espansione

L’Italia si prepara a vivere una vera e propria rivoluzione nel campo della riqualificazione energetica. Secondo le stime dell’ISTAT, tra 170.000 e 250.000 nuovi posti di lavoro saranno creati entro il 2030 per soddisfare le esigenze di questo settore in rapida crescita.

Questo massiccio aumento dell’occupazione comporta una doppia sfida: non solo è necessario assumere più personale, ma è anche cruciale migliorare la qualità dell’offerta di riqualificazione. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, dovranno essere compiuti notevoli sforzi in termini di formazione e attrattività delle professioni coinvolte.

Obiettivi ambiziosi per un futuro sostenibile

La climatologa Stefania Bianchi, presidente dell’Alto Consiglio per il Clima, sottolinea l’entità del compito da svolgere. Per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, sarebbe necessario realizzare circa 66.000 ristrutturazioni complete all’anno. Questo ritmo sostenuto è essenziale per trasformare il parco immobiliare italiano e renderlo più rispettoso dell’ambiente. I professionisti del settore dovranno quindi raddoppiare gli sforzi per soddisfare questa crescente domanda e contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

Le professioni più richieste: un’opportunità da cogliere

Tra le professioni più ricercate troviamo artigiani e tecnici specializzati nelle energie rinnovabili. Marco Rossi, CEO di EcoFormazione, un centro di formazione dedicato alle professioni della riqualificazione energetica, evidenzia l’urgente necessità di installatori di pompe di calore, tecnici di manutenzione e installatori di pannelli fotovoltaici. Altre professioni, come i cartongessisti e i facciatori, sono anch’esse carenti. Questa situazione offre numerose opportunità per chi desidera riqualificarsi o entrare nel mercato del lavoro.

Stipendi attraenti per professioni del futuro

Il settore della riqualificazione energetica offre retribuzioni interessanti, che variano in base all’esperienza e alla specializzazione. Ad esempio, un cartongessista può guadagnare tra 1.653 € e 6.000 € lordi al mese, mentre un copritetto può percepire tra 1.300 € e 5.000 € lordi mensili. Le professioni più tecniche, come gli ingegneri termotecnici, possono raggiungere stipendi che vanno da 2.500 € a 4.000 € lordi al mese. Queste prospettive salariali attraenti costituiscono un argomento di peso per attirare nuovi talenti nel settore.

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L’innovazione al centro della transizione energetica

L’evoluzione del settore della riqualificazione energetica è accompagnata dall’emergere di nuove professioni. Marco Rossi menziona in particolare l’apparizione dei “ventilisti”, professionisti incaricati di garantire una buona ventilazione degli edifici isolati per prevenire problemi di muffa. Questa innovazione testimonia la capacità del settore di adattarsi alle nuove sfide poste dalla transizione energetica e apre la strada a nuove opportunità professionali per gli anni a venire.

Conclusione: un futuro promettente per il settore della riqualificazione energetica

In conclusione, il settore della riqualificazione energetica in Italia si annuncia come un vero motore di crescita e occupazione per gli anni a venire. Con obiettivi ambiziosi in termini di sviluppo sostenibile, una forte domanda di manodopera qualificata e stipendi attraenti, questo settore offre numerose opportunità per coloro che desiderano contribuire alla transizione ecologica costruendo al contempo una solida carriera. Le sfide sono certamente importanti, ma le prospettive di sviluppo e innovazione in questo settore lasciano intravedere un futuro promettente per l’economia italiana e l’ambiente.

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