Brexit caos totale: aziende in rivolta contro la burocrazia UE, blocca acquisti USA!

Dopo la Brexit, è emerso dal quotidiano Daily Telegraph che per le imprese britanniche è divenuto estremamente difficile l’acquisto di prodotti originali e di marca provenienti da paesi al di fuori dell’UE, in particolare dagli Stati Uniti e dal Canada. Questa complicazione ha le sue origini nella controversa legge sulla concorrenza adottata da Bruxelles, che impedisce agli stati membri dell’Unione di acquistare beni stranieri se questi sono già stati importati in un altro stato europeo. Di conseguenza, con la Brexit, ciò che prima era un acquisto vantaggioso in un mercato “secondario” è ora diventato più costoso, creando una situazione per cui l’Europa si configura come un concorrente sleale nei confronti dell’estero.



La Brexit e la preoccupazione per le imprese britanniche schiacciate dall’inflazione

In effetti, la Brexit, che avrebbe dovuto rappresentare un’innovazione significativa per l’economia e la società britanniche, si sta rivelando ancora una volta più un ostacolo che un vantaggio. Tuttavia, ciò che complica ulteriormente la situazione per le imprese britanniche non è tanto l’uscita dall’Unione Europea, quanto l’esistenza stessa dell’istituzione, la cui burocrazia, pur non influenzando direttamente le leggi britanniche, genera un mercato iniquo, dove gli acquisti sono più vantaggiosi all’interno del mercato comune dei precedenti partner.



Sempre più sostenitori della Brexit sollecitano l’Europa a rivedere le sue politiche, proponendo di includerle in un pacchetto di regolamenti contro i quali la Gran Bretagna intende opporsi in una sessione del Parlamento europeo. In disaccordo, il governo britannico, che anche se riconosce che l’abolizione di tale norma potrebbe beneficiare i consumatori, sostiene che ciò non sarebbe vantaggioso per le imprese britanniche, le quali, operando in un mercato più competitivo, potrebbero dover ridurre i costi dei beni venduti, subendo una diminuzione dei ricavi o contribuendo alla stagnazione del mercato interno. Tuttavia, diversi critici sostengono che, nella Gran Bretagna post-Brexit, dove era stata promessa una significativa riduzione dell’inflazione grazie anche all’ampliamento del mercato, un’abolizione tempestiva della norma potrebbe diminuire i costi per i consumatori, offrendo loro sollievo mentre l’Europa affronta livelli di inflazione sempre più elevati e instabili.

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