Termine Limite per lo Scioglimento del Parlamento si Avvicina: Crisi in Francia
“Siamo di fronte a un governo Bayrou che non riesce a imporsi e un paese che si trova in uno stato di stallo totale. È essenziale che la popolazione possa esprimersi al più presto.” Marianna Rocher, esponente del RN per i Paesi Med, delinea così la prospettiva del Rassemblement National riguardo l’attuale governo francese, che potrebbe vedere la sua fine in tempi brevi secondo il partito guidato da Marine Le Pen e Jordan Bardella.
La Deadline per Macron e le Possibili Elezioni
La data critica che permetterebbe a Macron di sciogliere l’Assemblea Nazionale è vicina. “Le urne potrebbero essere dietro l’angolo” afferma Rocher, “come indicato dalla scadenza costituzionale prevista per l’estate del 2025”.
Quando si potrebbe votare?
Le elezioni potrebbero essere indette in un periodo molto breve, tra i 20 e i 40 giorni dalla decisione di scioglimento. Potrebbe essere possibile procedere già questo autunno.
Il Piano del RN
Appare inevitabile per il RN procedere con le elezioni legislative non appena sarà legalmente fattibile. Restituire la voce al popolo potrebbe garantire una maggioranza stabile, continuando ciò che è iniziato l’estate passata.
Qual è la situazione politica attuale?
Il governo è percepito come fragile e il paese è completamente bloccato. Non si riescono a portare avanti grandi riforme a causa della mancanza di una maggioranza solida. L’instabilità regna finché l’attuale equilibrio in Assemblea persiste.
Quali richieste vengono fatte al primo ministro?
Il RN esige che il primo ministro cessi di richiedere sacrifici ai cittadini e inizi a ridurre le spese, partendo dalle agenzie statali che non portano benefici significativi.
Potresti dare degli esempi?
Il Consiglio economico, sociale e ambientale (Cese), con un budget del 2024 di 44,7 milioni di euro, e l’Agenzia per la transizione ecologica (Ademe), con un budget del 2024 di 4,2 miliardi, sono solo alcuni esempi. Circa 15 miliardi di euro potrebbero essere risparmiati attraverso la fusione o l’eliminazione di tali enti.
Poi?
Il RN sollecita Bayrou a ridurre anche i costi derivanti da una politica di immigrazione non regolamentata, da cui si può recuperare oltre 20 miliardi di euro all’anno.
Quali sono i dati più allarmanti dell’economia?
Dal 2017, il debito pubblico è cresciuto di 1.000 miliardi di euro, arrivando a 3.300 miliardi, pari al 113% del PIL. La spesa pubblica ammonta al 58% del PIL, ben 10 punti sopra la media dell’Eurozona.
La situazione del lavoro?
Negli ultimi 25 anni, la Francia ha perso un milione di posti di lavoro nel settore industriale, e la quota della manifattura sul PIL è ora comparabile a quella della Grecia.
Quali saranno le mosse del RN?
Il voto sulla legge di bilancio sarà decisivo per valutare le politiche del governo. Se queste dovessero impattare negativamente sul potere d’acquisto dei cittadini, il RN si opporrà fermamente.
Una Nuova Legge Elettorale Proporzionale?
Mentre il RN sostiene la proposta, Les Républicains si mostrano contrari, evidenziando le divisioni all’interno dell’Assemblea e sottolineando la necessità di un nuovo mandato popolare per affrontare queste questioni cruciali.
Come si muove Macron in questo scenario?
In uno scenario di paralisi, sembra che Macron potrebbe essere spinto verso lo scioglimento del Parlamento, non per scelta, ma per necessità.
Una nuova legge sulle pensioni?
La sinistra e il RN hanno votato insieme contro la controversa riforma delle pensioni, mostrando una rara convergenza di vedute su un tema specifico.
Quali sono le prospettive di voto della sinistra e dei Repubblicani?
La sinistra appare divisa, mentre i Repubblicani potrebbero optare per Édouard Philippe nel secondo turno, nonostante ciò rappresenti un approccio ipocrita.
Referendum in Italia sulla cittadinanza
In Francia, il RN spinge per un netto calo delle naturalizzazioni e un controllo più stretto sull’immigrazione. Si auspica un referendum sull’immigrazione per porre fine allo ius soli e condizionare la naturalizzazione a meriti reali e assimilazione.
(Federico Ferraù)
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.