INIZIATIVA DEL GOVERNO MELONI PER LA MANOVRA 2025: DETTAGLI DELLA RIUNIONE DEL CDM DI STASERA
Il Governo Meloni questa sera cerca di anticipare la presentazione della Manovra di Bilancio per il 2025. Durante il Consiglio dei Ministri, previsto per iniziare dopo le 20:00 (anche se potrebbe subire ritardi a causa della discussione in Parlamento delle Comunicazioni della Premier Meloni in previsione del Consiglio dell’Unione Europea), si prevede la presentazione e approvazione del Documento Programmatico di Bilancio, che sarà successivamente inviato a Bruxelles. Dalle informazioni ottenute, all’ordine del giorno del CdM figura anche un primo abbozzo del disegno di legge sulla Finanziaria 2025, che includerà un piano di bilancio per il triennio 2025-2027.
La Manovra 2025, che ha suscitato ampie discussioni e critiche dalle opposizioni, verrà quindi discussa oggi nel CdM, insieme ad altri documenti cruciali come il decreto fiscale e il decreto legislativo per la revisione delle accise sui carburanti (con un adeguamento che prevede un incremento delle micro-tasse sul diesel rispetto alla benzina). «Non introdurremo nuove tasse», ha assicurato il vicepremier Antonio Tajani, sottolineando come la cosiddetta “tassa sugli extraprofitti” delle banche in realtà si tradurrà in 3-4 miliardi di euro provenienti dal settore bancario, anche se restano da definire i dettagli su modalità e tempistiche. Secondo quanto anticipato dal Governo Meloni all’ANSA, la Legge di Bilancio, che dovrà essere approvata entro il 31 dicembre 2024, prevederà una significativa modernizzazione delle detrazioni con una razionalizzazione delle spese fiscali: il Governo intende stabilire un limite massimo detraibile, che sarà poi adeguato in base alla composizione del nucleo familiare. Questo è quanto gli esperti definiscono “quoziente familiare”, che potrebbe essere introdotto inaspettatamente nella Manovra 2025: si sta lavorando anche a una revisione al ribasso della soglia di reddito oltre la quale si applica la riduzione degli sconti fiscali al 19%.
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO E MANOVRA: LE PRINCIPALI PROPOSTE
Mentre attendiamo i risultati della prima valutazione del CdM sulla Manovra di Bilancio e sul Documento Programmatico di Bilancio 2025, ecco un “riepilogo” delle principali misure che potrebbero essere finanziate dalla legge più importante dell’anno per ogni Governo. È necessario ricordare che sarà necessario un passaggio in Parlamento per definire, modificare ed escludere alcuni dei punti attualmente presenti nella bozza di Manovra 2025 proposta dal Ministero dell’Economia, guidato da Giancarlo Giorgetti, con l’aiuto del vice Maurizio Leo e del sottosegretario Federico Freni.
COSTO DELLA MANOVRA
Il costo previsto per la Manovra di Bilancio è attualmente stimato intorno ai 25 miliardi di euro.
RIDUZIONE DEL CUNEO FISCALE
Come annunciato dal MEF nei giorni scorsi, la Manovra 2025 consoliderà la riduzione del cuneo fiscale e l’applicazione dell’IRPEF a tre aliquote: è previsto un taglio dei contributi per i redditi fino a 20mila euro, che poi diventa fiscale con l’aumento delle detrazioni per il lavoro dipendente fino a 35mila euro (con l’obiettivo di evitare bruschi aumenti fino a 40mila euro).
SUPPORTO ALLA NATALITÀ
Il pacchetto contro la denatalità del Governo Meloni si concentra sull’assegno unico, così come sulle detrazioni mirate (e ridotte nel numero) per le fasce più deboli, verso una razionalizzazione dei bonus.
RIDUZIONI AI MINISTERI
La revisione della spesa annunciata da Meloni e Giorgetti dovrebbe procedere con un taglio complessivo di 3-4 miliardi di euro a tutti i Ministeri, da gestire però in modo flessibile a seconda del tipo di Dicastero; tuttavia, i tagli potrebbero avere un impatto anche su Comuni e enti locali.
BONUS PER CASE E RISTRUTTURAZIONI
Dopo aver ritirato il Superbonus 110% l’anno scorso, l’obiettivo del Governo Meloni per la Manovra 2025 è mantenere anche per il prossimo anno il bonus ristrutturazioni ancora al 50%, prevenendo la riduzione al 36% prevista in precedenza. Focus particolare sulla questione catastale, dove non sono previsti aumenti di ulteriori tasse.
SANITÀ
Nessun taglio previsto per il settore cruciale della sanità italiana, con la Manovra che mira invece a un incremento fino a 7 miliardi (rispetto ai 5 dello scorso anno), con alcune voci che parlano addirittura di 8 miliardi di euro complessivi.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.