Il taglio cuneo fiscale 2025 potrebbe diventare una misura permanente, tuttavia la conferma sarà possibile solo dopo il giorno cruciale: martedì 15 ottobre 2024, termine ultimo per il Governo per inviare il Bilancio Programmatico all’Unione Europea.
Secondo gli esperti del Governo l’effetto sul netto dello stipendio potrebbe non essere rilevante, ma è evidente che la ritenuta dell’INPS varierà principalmente in base al reddito: per guadagni fino a 20.000€ si manterrà una parziale esenzione; tra 20.000€ e 35.000€ si prevede un incremento della detrazione per lavoro dipendente; e per redditi fino a 40.000€ potrebbe non essere applicato il taglio.
Prospettive sul taglio del cuneo fiscale 2025: l’approccio del Governo
Una prima proposta riguardante il taglio del cuneo fiscale 2025 prevede di alleggerire la quota contributiva a carico dei lavoratori solo fino al 2029, periodo incluso nel Piano Strutturale di Bilancio, che il governo ha ratificato a metà settembre 2024.
Nel Patto di Stabilità è stata espressa l’intenzione di rendere strutturale il cuneo, ma solo per i prossimi anni come indicato nel documento economico, e non per un periodo indefinito.
Nel recente rapporto è intervenuto anche Giorgetti, sottolineando nuovamente: «Nella Legge di Bilancio sono incluse principalmente le misure che ci permetteranno di stabilizzare gli impatti del taglio del cuneo fiscale sul lavoro».
Queste affermazioni meritano attenzione: infatti, nel PSB non è confermata l’attuazione del taglio a partire dal 2025, ma si discute degli effetti di queste misure in base a eventuali cambiamenti.
La nuova proposta sul taglio del cuneo fiscale 2025 potrebbe pensare a una misura strutturale limitata ai redditi sotto i 20.000€, mentre per i redditi tra 20.000€ e 35.000€ si valuta un potenziale aumento della detrazione, e per quelli oltre i 35.000€ ma non superiori a 40.000€ si prevede un’estensione più progressiva.
Il calendario del Governo
I tempi per la manovra del 2025 si stanno stringendo. Entro martedì 15 ottobre 2024, il Governo dovrà presentare a Bruxelles il Documento Programmatico di Bilancio, includendo le prime indicazioni pratiche sulla copertura finanziaria.
Il disegno di legge ufficiale sulla manovra è atteso per lunedì 21 ottobre 2024, quando il Governo dovrebbe avere garantito una copertura finanziaria di circa 25 miliardi di euro.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.