Rivoluzione 2025: Durigon Conferma, Nessun Taglio a Spesa Sociale e Sanità, Cuneo Fiscale Ridotto!

IL RIDIMENSIONAMENTO FISCALE DAL 2025 SARÀ PERMANENTE: LE DICHIARAZIONI DEL GOVERNO E DEL VICESEGRETARIO DURIGON

La Premier Giorgia Meloni e il Ministro dell’Economia Giorgetti avevano già fornito alcune anticipazioni nei mesi scorsi, ma è opportuno ribadirlo alla vigilia di presentare in Consiglio dei Ministri il Documento Programmatico di Bilancio: «da ora in poi, il ridimensionamento fiscale per i lavoratori sarà permanente». Queste le parole del Vicesegretario della Lega e Sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, rilasciate durante un’intervista con il “Corriere della Sera”, in previsione del Consiglio dei Ministri di domani.



Il parlamentare della Lega ha commentato le polemiche sollevate dall’opposizione riguardo alla Legge di Bilancio del Governo, indicando che, nonostante siano parte del normale dibattito politico, non si può ignorare un fatto essenziale: «il ridimensionamento fiscale con questa manovra diventa permanente. E ancora ci troviamo a dover ascoltare che questa manovra non offre prospettive». Durigon sostiene che la prossima manovra, da approvare entro la fine del 2024, non è affatto ancorata al passato, ma è piuttosto «carica di futuro». Secondo recenti anticipazioni pubblicate dal “Sole 24 Ore” riguardo alla misura cruciale del ridimensionamento fiscale (costata 9,4 miliardi nell’ultima manovra, ndr), si prevede di superare la soglia dei 35mila euro.



L’intenzione del Ministero del Lavoro insieme al MEF è di rendere strutturale il taglio al cuneo fiscale, adeguandolo alle diverse fasce di reddito: il beneficio per circa 1,2 milioni di lavoratori italiani si estenderebbe anche a coloro che percepiscono uno stipendio annuo tra i 35 e i 40mila euro, con benefici che diminuiranno all’aumentare del reddito imponibile. Come ha spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, le coperture finanziarie necessarie per la manovra verranno individuate attraverso un concordato preventivo biennale che non verrà rinnovato (secondo dichiarazioni dirette del MEF) dopo il 31 ottobre 2024.

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DALLE IMPLICAZIONI FISCALI ALLE POLITICHE SULLE TASSE: “NON CI SARANNO ULTERIORI RIDUZIONI”. LE PAROLE DI DURIGON SULLA PROSSIMA MANOVRA

Il costo del ridimensionamento fiscale permanente dovrebbe variare tra i 10 e gli 11 miliardi di euro, ma sarà il Documento che verrà presentato domani in CdM e successivamente la stesura finale della Manovra 2025 a determinare definitivamente i bilanci del Governo Meloni. Ritornando all’intervista di Durigon, il sottosegretario al Lavoro ha chiarito che, nonostante le politiche di supporto a imprese, lavoratori e famiglie, non ci saranno riduzioni strutturali in settori chiave come la sicurezza, la sanità e la spesa sociale.

Il sottosegretario ha anche espresso il proprio sostegno alla politica di tagli ministeriali guidata dal Ministro dell’Economia Giorgetti, anche se non impatterà i dossier cruciali dell’economia italiana: «Dopo gli anni difficili che abbiamo attraversato a partire dal governo Monti, in cui i tagli erano la norma, ora stiamo andando controcorrente», ha aggiunto Durigon, indicando un possibile taglio di 3 miliardi di euro nel complesso per la revisione generale della spesa. Nessun taglio drastico e soprattutto nessun aumento delle tasse: lo ha confermato Meloni ieri al Tg5, e lo ribadisce oggi il sottosegretario, che vede anche la possibilità di una collaborazione fiscale con settori chiave del paese come le grandi aziende e le banche, escludendo però dal dibattito il termine “extra-profitti”. Invece, conclude il vicesegretario della Lega, si mira a una cooperazione fiscale con «i giganti del web, che dal Covid in poi hanno registrato numeri straordinari».

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