Una ricerca della perfezione costata quasi un milione di euro
La brasiliana Janaina Prazeres, 35 anni, sta facendo notizia con un investimento colossale di 901.018 euro in procedure cosmetiche. Questa influencer con 725.000 follower su Instagram sta perseguendo un obiettivo ambizioso: diventare la donna più bella del mondo. Un approccio che solleva interrogativi sugli standard di bellezza contemporanei e sul prezzo della perfezione fisica.
Un catalogo impressionante di interventi
Il percorso estetico di Janaina Prazeres è particolarmente esaustivo: tre rinoplastiche, tre BBL (Brazilian Butt Lift), tre aumenti del seno e un lifting. Il suo programma di mantenimento comprende iniezioni trimestrali di botox, filler alle labbra e persino trattamenti anti-età al veleno d’api.
È già stata programmata una nuova operazione da 97.000 euro per perfezionare la sua figura.
La bellezza come investimento professionale
“La bellezza non è solo una questione di genetica”, afferma la donna che è stata incoronata “donna perfetta” da Playboy Brasile. Per Janaina, questi interventi rappresentano un investimento strategico nella sua carriera di influencer.
Nonostante le critiche, abbraccia pienamente il suo approccio, convinta che l’eccellenza fisica abbia un prezzo che è disposta a pagare.
Il lato negativo della perfezione
Dietro il glamour si nasconde una realtà più complessa. L’influencer racconta le difficoltà legate al suo aspetto: l’oggettivazione, le relazioni femminili complicate dalla gelosia e la lotta costante per essere riconosciuta al di là del suo aspetto.
“Essere troppo belli” può diventare un peso sociale, confida.
L’impatto sociale di una ricerca estrema
Questa storia solleva domande sugli attuali standard di bellezza e sul loro impatto.
Se da un lato Janaina rivendica il diritto di scolpire il proprio corpo come desidera, dall’altro il suo caso illustra le pressioni sociali e mediatiche esercitate sull’aspetto, in particolare quello delle donne.
Conclusione
Il viaggio di Janaina Prazeres illustra gli estremi a cui alcune persone sono disposte ad arrivare per raggiungere i propri ideali estetici. Pur rimanendo personale, il suo approccio mette in luce le problematiche contemporanee relative agli standard di bellezza e il costo, sia finanziario che personale, della ricerca della perfezione fisica.
La sua storia solleva interrogativi sul posto dell’apparenza nella nostra società e sui sacrifici compiuti in risposta ad essa.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.