Tentativo di truffa sventato all’ultimo minuto
Il 29 ottobre 2024 è stato sventato un tentativo di frode in un negozio Auchan, dove un individuo ha cercato di utilizzare in modo fraudolento i punti fedeltà di un cliente di 55 anni. Il criminale si è recato alla cassa per pagare 250 euro di videogiochi utilizzando i punti fedeltà rubati. Fortunatamente la transazione non è andata a buon fine grazie alla vigilanza del sistema di sorveglianza predisposto dal negozio.
Un sistema di frodi ben oliato
L’indagine ha rivelato un sofisticato meccanismo di frode: gli hacker hanno recuperato i numeri delle carte fedeltà per accedere ai conti di risparmio Waaoh! associati alle carte di credito Oney.
Queste informazioni vengono poi vendute sulla darknet per circa 50 euro. I truffatori possono facilmente generare codici a barre utilizzabili nei negozi a partire da questi numeri rubati.
Vittime multiple e mancanza di comunicazione
Nello stesso giorno sono stati segnalati altri tre o quattro tentativi simili nello stesso negozio. L’aspetto più preoccupante è la mancata comunicazione di Auchan ai clienti le cui carte sono state compromesse.
Pur essendo a conoscenza del numero di carte violate, l’azienda non avverte le potenziali vittime.
Protezione legale limitata
Le condizioni generali di utilizzo del programma fedeltà sono inequivocabili: Auchan declina ogni responsabilità in caso di utilizzo fraudolento dei montepremi e rifiuta ogni rimborso.
Questa posizione rende i clienti particolarmente vulnerabili a questo tipo di truffa.
Azioni in corso e follow-up legale
In seguito a questo tentativo, l’autore è stato arrestato dalla polizia e preso in custodia. È in corso un procedimento giudiziario, con una citazione a comparire il 15 gennaio 2025 per dichiararsi colpevole.
I clienti, indignati, chiedono spiegazioni al gruppo Auchan per la mancanza di misure preventive efficaci.
Conclusione
Questo caso evidenzia la necessità di una migliore protezione dei dati personali dei clienti e di una comunicazione più trasparente da parte dei rivenditori.
Sottolinea inoltre l’importanza che i consumatori rimangano vigili sulla sicurezza delle loro carte fedeltà e dei loro conti di risparmio.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.