LE SFIDE DELL’EUROPA SECONDO LAGARDE E VON DER LEYEN
Christine Lagarde e Ursula von der Leyen pongono l’accento sulle necessità di rilancio dell’Unione europea discutendo di competitività e sviluppo economico in un editoriale congiunto sul Financial Times. Per le presidenti della Banca centrale europea e della Commissione europea, è essenziale mantenere un livello elevato di competitività per assicurare un futuro prospero all’Europa. Sottolineano l’importanza di un incremento della crescita economica e di un aumento della produttività, non solo per migliorare la qualità della vita dei cittadini europei, ma anche per garantire la sicurezza dei loro impieghi e dei loro redditi.
Lagarde e von der Leyen avvertono che la competitività europea è minacciata. Nel loro editoriale, menzionano i pericoli posati dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e dal declino del settore manifatturiero europeo, che sta perdendo terreno a livello globale. Anche il contesto geopolitico attuale è fonte di preoccupazione, con le dipendenze europee che si trasformano in vulnerabilità evidenti, come dimostra la crisi energetica che sta mettendo sotto pressione le aziende a causa dell’aumento dei costi energetici.
Le presidenti esprimono un cauto ottimismo riguardo al futuro, sostenendo che l’Europa dovrà e saprà trovare il suo spazio in questo nuovo contesto globale. Sottolineano la necessità di costruire a partire dai punti di forza esistenti e di elaborare strategie mirate a superare le attuali debolezze.
Per quanto riguarda la Bce, c’è un forte impegno verso la stabilità dei prezzi e per ricondurre l’inflazione al target del 2% allo scopo di mitigare i costi del finanziamento. Le due leader ricordano che i livelli di debito e deficit pubblici sono inferiori rispetto ad altre grandi economie globali.
LE PRIORITÀ PER L’UE: TRE PUNTI CHIAVE
Christine Lagarde e Ursula von der Leyen delineano tre aree chiave per il rafforzamento dell’Europa. Innanzitutto, è cruciale promuovere la crescita delle imprese tecnologiche. In secondo luogo, è fondamentale attrarre investimenti, spesso ostacolati da burocrazia e procedure prolungate. Infine, si deve affrontare la questione dei costi energetici elevati, che attualmente non favoriscono l’attività imprenditoriale nell’UE.
Le istituzioni europee si impegnano a ridurre le barriere per le aziende e a fornire le risorse necessarie per il loro sviluppo, che si tratti di finanza, tecnologia, energia o competenze.
INIZIATIVE DELLA COMMISSIONE UE E DELLA BCE
Christine Lagarde e Ursula von der Leyen illustrano le iniziative intraprese a livello europeo per affrontare le sfide menzionate. Tra queste, l’istituzione del 28° regime per le imprese innovative, che offre un quadro giuridico omogeneo, e un piano per un’Unione del risparmio e degli investimenti per supportare finanziariamente le imprese innovative. Inoltre, l’UE permetterà l’accesso a una rete di supercomputer per sviluppare e diffondere l’intelligenza artificiale.
La Bce si impegna anche attraverso l’introduzione dell’euro digitale. Prossimamente, sarà lanciato un ampio piano di semplificazione normativa. Riguardo ai prezzi dell’energia, sono previste misure per la loro riduzione. “Questo è solo un assaggio di ciò che ci aspetta. Le aziende e le famiglie richiedono azioni concrete, e una serie di interventi è in arrivo. Non possiamo più permetterci di limitare le nostre potenzialità con auto-limitazioni. La posta in gioco è alta. Siamo pronti a fare tutto il necessario per rimettere l’Europa sulla giusta via“, concludono Lagarde e von der Leyen.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.