35.000 euro per l’equivalente di due piscine olimpioniche: la sua bolletta dell’acqua aumenta inconsapevolmente dopo i lavori del municipio

Una somma sbalorditiva

Christine Soressi deve pagare una bolletta dell’acqua da capogiro. Il suo fornitore, Gaz et Eaux, le chiede 35.840 euro. È l’equivalente di due piscine olimpioniche. La situazione si protrae da oltre due anni. Questa abitante di Beure, nella regione del Doubs, non riesce a dormire. Il suo consumo abituale è di 25 euro al mese. La differenza è sconcertante e del tutto anomala.

Opere comunali alla radice del problema

Tutto inizia nel gennaio 2021. Christine si trasferisce in un edificio privato. Il piano terra appartiene al Comune di Beure. Il Comune inizia i lavori di ristrutturazione dell’edificio.

“Si sono fatti i fatti loro, senza un’associazione condominiale”, si lamenta. Le conseguenze si sono presto manifestate. Nell’autunno del 2022 ha ricevuto la prima bolletta anomala. L’importo aveva già raggiunto i 5.000 euro.

Danno grave non risolto

C’è una grossa perdita sotto il suo terrazzo. I lavori comunali hanno danneggiato il tubo. Anche i tubi di scarico sono stati danneggiati. La sua lavatrice sta versando acqua in cucina.

Christine ha scoperto il problema troppo tardi. Un esperto nominato dalla sua compagnia di assicurazione ha confermato i fatti. Il suo rapporto fu definitivo. “Il danno è direttamente collegato ai lavori eseguiti dal municipio”, ha dichiarato nel 2023.

L’inazione del comune

L’autorità locale è stata ufficialmente messa in mora. Avrebbe dovuto riparare il danno e pagare il conto. Ma non è stato fatto nulla. “Non è successo nulla e la situazione sta peggiorando”, spiega Christine. La situazione non fa che peggiorare.

All’inizio del 2025, la bolletta avrà raggiunto l’attuale livello astronomico. L’acqua continua a scorrere nel seminterrato. Il flusso è di 5 litri al minuto, giorno e notte.

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Un caso portato in tribunale

Il caso è stato portato davanti al tribunale civile. L’udienza si è svolta martedì 11 marzo. La fuga di notizie continua ininterrotta. Il sindaco di Beure, Philippe Chaney, rimane in silenzio.

Contattato dai giornalisti, ha rifiutato di commentare. Christine è ora in attesa della sentenza del tribunale. Spera di essere liberata da questo debito colossale, che non le compete.

Conclusione

Questo caso illustra la vulnerabilità dei privati alla negligenza delle istituzioni. Una semplice perdita non riparata genera un debito insormontabile per Christine Soressi. La somma di 35.840 euro rappresenta diversi anni di normali bollette dell’acqua.

Mentre l’acqua continua a scorrere, spetta ora ai tribunali stabilire le responsabilità. Questo caso ci ricorda l’importanza di reagire rapidamente ai problemi idraulici e di chiarire le responsabilità negli edifici con più proprietari.

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