L’ESRB (European Systemic RIsk Board) ha pubblicato una relazione per la Commissione europea sulle implicazioni di rischio sistemico sugli accordi di interoperabilità tra controparti centrali (CCP). La relazione costituisce la valutazione dell’ESRB degli accordi di interoperabilità, come previsto dall’articolo 85 (4) del regolamento sulle infrastrutture del mercato europeo (EMIR).

L’ESRB ritiene che gli accordi di interoperabilità sulle controparti centrali possano avere implicazioni per la stabilità finanziaria in due modi:

– tali accordi possono contribuire a contenere i rischi sistemici in una situazione in cui una serie di diverse controparti centrali regolano gli stessi strumenti finanziari, in quanto consentono agli intermediari di tenere la propria posizione con una controparte centrale, invece di “frammentarla” sui più controparti. Questo aumenta le possibilità di compensazione, aiuta a limitare la domanda di garanzie idonee, ed evita le situazioni in cui il default di un membro compensatore inneschi procedure parallele di default; e

– gli accordi di interoperabilità possono avere implicazioni di rischio sistemico, dal momento che la creazione di legami di interoperabilità introduce un elemento significativo di complessità nel sistema di gestione dei rischi e aggiunge un canale di contagio diretto tra due o più controparti centrali. Inter-esposizioni tra controparti centrali quindi devono essere: (i) adeguatamente controllate (anche attraverso un adeguato scambio di informazioni tra le stesse controparti e le autorità nazionali competenti, (ii) indirizzata mediante un quadro di gestione dei rischi; e (iii) sostenuto da adeguate risorse finanziarie.

L’ESRB rileva inoltre che le implicazioni più significative degli accordi di interoperabilità in termini di rischio sistemico si materializzano in caso di controparti centrali inter-operanti inadempienti. La relazione sottolinea quindi la necessità di sviluppare con attenzione le procedure di ripresa e di risoluzione per le controparti centrali, al fine di contenere il contagio potenziale che potrebbe derivare dal default di una di queste.

L’ESRB affronta  nella relazione alcune questioni politiche che meritano ulteriore attenzione. Questi includono:

  • quando si tratta di procedure di recupero e di risoluzione per le controparti centrali, deve essere chiarito il ruolo degli accordi di interoperabilità in casi di default a cascata relativo a controparti centrali specificando gli impegni contingenti di controparti centrali collegate nel caso in cui le risorse finanziarie di prefinanziamento fossero esaurite; e
  • per quanto riguarda i derivati, ulteriori analisi dovrebbero essere effettuate sulle specificità e le complessità relative a potenziali nuovi collegamenti, in particolare la complessità in materia di potenziale sul mercato over-the-counter.

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