Presentazione della domanda per l’assegno unico 2025 e procedure di rinnovo
A partire da quest’anno, milioni di famiglie italiane sono chiamate a presentare nuovamente la domanda per l’assegno unico 2025. Questo beneficio è stato introdotto per la prima volta nel 2022, come sostituzione degli assegni familiari e delle deduzioni fiscali precedentemente destinate ai nuclei con figli a carico.
L’amministrazione governativa ha deciso di estendere anno dopo anno questo significativo supporto alle famiglie, promuovendo il cosiddetto “Family Act”. Le tempistiche per presentare la domanda, sia per i nuovi richiedenti sia per i rinnovi, sono soggette a variazioni, che esploreremo in questo articolo.
La procedura per la domanda dell’assegno unico 2025 può essere effettuata per la prima volta, modificata o rinnovata. A seconda della situazione del richiedente, le modalità di presentazione possono variare.
Innanzitutto, la domanda può essere inviata autonomamente attraverso il portale dell’INPS utilizzando un sistema di autenticazione digitale di almeno 2° livello. Per assistenza, è possibile contattare il numero verde 803.164 o il numero 06 164.164, quest’ultimo a pagamento o a seconda del proprio piano tariffario.
È fondamentale rispettare i tempi per l’invio della domanda. Per le domande presentate dal 1° gennaio di quest’anno fino al 30 giugno 2025, l’Assegno Unico prevede anche l’erogazione degli arretrati.
Aggiornamento degli importi dell’Assegno Unico
Le cifre relative all’Assegno Unico saranno soggette a una rivalutazione. Il Governo ha stabilito un aggiustamento dello 0,8% nel Bilancio per recuperare il potere d’acquisto perso a causa dell’inflazione. Questo adeguamento sarà applicabile a partire dal prossimo mese.
Per coloro che desiderano conoscere l’importo esatto dell’assegno, è possibile visitare il sito dell’INPS e utilizzare la funzione di simulazione, che è utile per calcolare la cifra spettante in base alla composizione del proprio nucleo familiare. Per quanto riguarda il rinnovo, non è necessario presentare una nuova domanda; questa sarà approvata con le stesse condizioni, salvo eventuali modifiche.
È essenziale verificare i requisiti e assicurarsi che non ci siano stati cambiamenti nel reddito o nella composizione del nucleo familiare. In caso contrario, sarà necessario aggiornare l’ISEE.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.