Chiara Ferragni acquisisce nuovamente la proprietà de La Fenice, società che comprende anche il brand omonimo. L’influencer ha comunicato l’acquisto del 99% delle azioni tramite il suo profilo Instagram, dove ha condiviso uno screenshot che confermava l’acquisizione, accompagnato dal commento: “Questa non è solamente una questione di quote o percentuali: è un nuovo inizio. Questa decisione rappresenta un passo tangibile. È la scelta di riprendere in mano la mia vita professionale, senza delegare a terzi”.
La notizia segue un periodo di grave crisi aziendale, iniziato in tribunale con le accuse di frode relative ai prodotti promozionali a fini benefici, come il pandoro e le uova di Pasqua, e conclusosi con significative perdite e bilanci in rosso.
Questa situazione aveva portato a una revisione dei costi e a una riorganizzazione che ha interessato sia il personale che la dirigenza aziendale. L’imprenditrice si era dimessa da CEO a fine ottobre 2024, affidando il ruolo al manager Claudio Calabi, nel tentativo di riequilibrare i conti dell’azienda.
Chiara Ferragni: “Non posso più ignorare i problemi quando le cose non funzionano”
Chiara Ferragni, dopo la crisi de La Fenice che l’aveva costretta a cedere sia il ruolo di amministratrice che una grande parte delle azioni, ora ritorna a essere la proprietaria della società.
Nel suo annuncio su Instagram, insieme alle motivazioni che hanno accompagnato la notizia, l’influencer ha anche suggerito che il cambio di rotta è avvenuto dopo un periodo difficile in cui forse aveva delegato troppo ad altri la gestione del brand a suo nome.
Chiara dichiara esplicitamente: “Non posso più fingere che tutto vada bene quando non è così” e aggiunge, “Non voglio narrare una storia irreale, le favole non esistono. Ma sto cercando di costruire qualcosa di nuovo, con impegno, chiarezza e responsabilità“.
Il direttore di Novella 2000, Roberto Alessi, commenta: “Nel suo post, Chiara Ferragni non ha solo annunciato un nuovo inizio e la rinascita, ma ha riconosciuto che fino ad ora qualcuno le dettava cosa dire e cosa fare, e che aveva creduto in una favola che non esisteva“.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.