GERMANIA: Merz Inciampa, Economia Immobile! Scopri i Dettagli

STOCCARDA – Dopo la sconfitta nella Seconda guerra mondiale, il Patto Tripartito ha vissuto un inaspettato rinascimento economico. Le nazioni dell’ex Asse, spinte da alti tassi di crescita, sono riuscite a entrare nel prestigioso gruppo del G7. Ma dagli anni ’90, Giappone e Italia hanno sperimentato un periodo di declino, marcato da una stagnazione economica e un aumento del debito pubblico, che ha fatto scivolare le due nazioni giù nelle classifiche internazionali.



Il terzo paese dell’Asse, la Germania, sembrava inizialmente evitare questo destino. Nonostante i problemi degli anni ’90, legati soprattutto agli alti costi della riunificazione, è riuscita a emergere come una forte potenza commerciale globale. Tuttavia, anche la Germania sta ora affrontando dei rallentamenti economici. Dopo due anni di stagnazione, le prospettive per il 2025 non sono promettenti, con una crescita del PIL che si attesta vicino allo zero.



Nel settore automobilistico, la situazione rimane tesa. Secondo quanto riportato da Handelsblatt, con i ricavi in calo, gli impianti sottoutilizzati e la domanda debole in Cina, Mercedes potrebbe trovarsi in una pericolosa spirale negativa. Gli esperti sostengono che una diminuzione delle vendite per unità rende il marchio meno interessante per i fornitori di componenti essenziali come batterie e chip. “La situazione è preoccupante. Nel lungo termine [Mercedes] rischia di diventare irrilevante”, ha affermato Stefan Reindl, direttore dell’Istituto per l’industria automobilistica (Ifa), a Handelsblatt.


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La quota di mercato globale di Mercedes nel settore delle nuove auto è scesa al 2,5% rispetto al 3% del 2019. Quest’anno, le consegne potrebbero ridursi ulteriormente a 1,83 milioni e il margine operativo delle autovetture potrebbe diminuire dall’8,1% al 4,4%. I piani di Mercedes erano di crescere del 5% annuo dal 2021 al 2026, aumentando le vendite da 1,9 a 2,5 milioni di auto. Questi piani ora dovranno essere rivisti. I segnali di inquietudine crescono tra gli azionisti e il tempo concesso al CEO Ola Källenius sta per esaurirsi.

La situazione per BMW è leggermente migliore. Come riportato da Handelsblatt, nel primo trimestre l’azienda ha registrato un utile netto di 2,2 miliardi di euro, il 26,4% in meno rispetto allo stesso periodo del 2024. Nel primo trimestre, il fatturato è sceso del 7,8%, penalizzato da un forte calo nel mercato cinese. Tuttavia, dopo un avviso di riduzione dei profitti alla fine di aprile, i risultati sono stati migliori delle aspettative e il valore delle azioni è aumentato.

Se le grandi aziende automobilistiche soffrono, anche le famiglie non stanno meglio. Secondo il Poverty Report 2025 riportato da Tagesschau, in Germania 13 milioni di persone vivono sotto la soglia di povertà, pari al 15,5% della popolazione, in aumento rispetto all’anno precedente. La soglia di povertà è stabilita a 1.381 euro al mese per i single, mentre per una famiglia di quattro persone con due figli è di 2.900 euro. I più colpiti sono i genitori single, i giovani adulti e i pensionati, in particolare le donne. L’inflazione, notoriamente, erode soprattutto i redditi più bassi.

Il cambio di governo a Berlino avviene in un momento difficile per il paese. Mentre il governo Scholz si ritira, alcuni sono tentati di attribuire alla coalizione semaforica la colpa dei problemi attuali. Secondo i commentatori di Handelsblatt, Olaf Scholz potrebbe candidarsi al titolo di “peggior Cancelliere della storia”, un criterio che in Italia non avrebbe molto senso. In realtà, sempre secondo Handelsblatt, il titolo dovrebbe andare a Ludwig Erhard, Cancelliere negli anni ’60.

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Secondo Christian Rieck, professore di economia, esperto di teoria dei giochi e youtuber di successo (500.000 follower), Friedrich Merz potrebbe invece essere considerato il “Cancelliere più debole della storia”. Dopo un falso inizio in cui non ha ottenuto la maggioranza in Parlamento, il governo Merz è comunque riuscito a partire al secondo tentativo. Ai posteri l’ardua sentenza. Forse i Cancellieri tedeschi non sono diversi dagli altri esseri umani: piccoli uomini in balia di cicli storici ben più grandi di loro.

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