SMS truffa: una coppia perde 7.000 euro in una truffa sofisticata
A Yssingeaux, nell’Alta Loira, una coppia di pensionati è stata vittima di un’elaborata truffa, perdendo quasi 7.000 euro dopo aver cliccato su un link fraudolento ricevuto via SMS. Questa storia evidenzia la crescente sofisticazione delle truffe digitali e le loro devastanti conseguenze.
La trappola del pacco non consegnato
Tutto è iniziato pochi giorni prima di Natale, il 19 dicembre, quando Hélène e suo marito hanno ricevuto un messaggio di testo su un pacco che doveva essere “riprogrammato”.
Aspettandosi una consegna per le feste, la coppia è caduta nella trappola cliccando sul link e inserendo i propri dati bancari su un sito apparentemente legittimo, in cambio di un pagamento di due euro.
La spirale dello spoofing
La truffa ha assunto una nuova dimensione il giorno successivo, quando i truffatori hanno utilizzato una tecnica di spoofing per chiamare le loro vittime, falsificando il numero della loro banca.
Questa sofisticata manipolazione consente ai criminali di guadagnare rapidamente la fiducia delle loro vittime spacciandosi per consulenti bancari legittimi.
Manipolazione psicologica
Fingendosi un consulente bancario, il truffatore ha parlato di “transazioni sospette” sul conto della coppia. Sotto pressione e manipolati, i pensionati hanno infine convalidato un bonifico di 6.850 euro.
Questa tecnica di urgenza e pressione psicologica è caratteristica degli “scrambler”, truffatori che spesso hanno sede all’estero.
Una lotta per il riconoscimento
In seguito a questa disavventura, la coppia si è trovata in una situazione difficile: la loro banca li ha considerati responsabili della transazione, rifiutandosi di rimborsarli.
Nonostante la presentazione di una denuncia, il recupero dei fondi rimane incerto, a dimostrazione della difficoltà delle vittime di truffe digitali di far valere i propri diritti.
Conclusione
Questa storia sottolinea l’importanza della vigilanza di fronte a truffe digitali particolarmente sofisticate. Ci ricorda che nessuno è immune, nemmeno i più prudenti, e sottolinea l’urgente necessità di rafforzare la protezione dei consumatori di fronte a queste nuove forme di truffa.
È fondamentale non cliccare mai su link sospetti ricevuti via SMS e, in caso di dubbio, rivolgersi direttamente alla propria banca.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.