Un lascito generoso soggetto a condizioni
Hélène Rochereux, residente nel 20° arrondissement di Parigi, ha dimostrato un’eccezionale generosità postuma nei confronti della sua città. Alla sua morte, nel 2011, ha lasciato in eredità al Comune di Parigi il suo intero patrimonio, pari a circa 280.000 euro, che Paul Hatte, rappresentante eletto (LR) del 17° arrondissement, ha definito “una vita di risparmi”. Tuttavia, questo straordinario lascito è sottoposto a una condizione specifica: il Comune di Parigi deve impegnarsi a mantenere due tombe di famiglia, una nel cimitero di Père-Lachaise a Parigi e l’altra a Villedieu-sur-Indre, vicino a Châteauroux. Questo desiderio è stato chiaramente espresso nel suo testamento, redatto nel 1999.
Una somma considerevole per le finanze parigine
La somma lasciata in eredità dalla signora Rochereux rappresenta un importo significativo, come ha sottolineato Paul Hatte, membro eletto del Consiglio comunale di Parigi. Questi 280.000 euro corrispondono a “due volte il patrimonio medio di un francese e quattro volte l’eredità di un francese”. Questo confronto mette in prospettiva l’importanza di questo lascito per le finanze della capitale.
Nelle sue ultime volontà, la defunta aveva stabilito che la città di Parigi sarebbe diventata la sua legataria universale se la sorella l’avesse preceduta, condizione che si è verificata, consentendo a Parigi di beneficiare di questa inaspettata vincita finanziaria.
Riluttanza iniziale da parte delle autorità
Ciò che rende questo caso particolarmente interessante è che il Comune di Parigi aveva inizialmente pensato di rifiutare questo generoso lascito. Nella riunione del Consiglio comunale di Parigi dello scorso dicembre, i servizi amministrativi avevano preparato una risoluzione in cui si affermava che “le spese che ne derivano non sono fattibili”.
Il Dipartimento degli spazi verdi e dell’ambiente ha ritenuto di non avere le risorse necessarie per assicurare la manutenzione perpetua di queste due tombe, in particolare quella del dipartimento dell’Indre, “a causa della distanza geografica” e della mancanza di “risorse umane necessarie per mantenere un caveau in loco”.
L’inversione di rotta del Comune
Vista l’entità dell’importo in questione, il Comune ha infine riconsiderato la propria posizione. Paul Simondon, vicesindaco (PS) responsabile delle finanze e degli affari funerari, ha ammesso di essere intervenuto per ritirare la decisione iniziale dall’ordine del giorno del Consiglio. Durante la riunione di martedì sera, ha dichiarato: “Non sarà molto complicato effettuare questa manutenzione al Père-Lachaise.
Prenderemo accordi per l’altro caveau a Villedieu-sur-Indre”. Il consigliere ha ritenuto “molto più coerente accettare questo gesto di affetto e impegnarci, anche se per l’eternità, in questo piccolo gesto di mantenimento di queste due volte” in cambio di tanta generosità.
Un impegno per l’eternità
L’accettazione di questo lascito da parte del Comune di Parigi segna l’impegno costante del Comune nei confronti della memoria di Hélène Rochereux e della sua famiglia. Patrick Bloche, primo vicesindaco, che ha presieduto la riunione, ha tenuto a precisare con un pizzico di umorismo che se Paul Simondon avesse rifiutato “un lascito di 300.000 euro, l’incomprensione sarebbe stata totale”.
Questo commento testimonia il pragmatismo che alla fine ha prevalso in questa decisione. La città di Parigi dovrà ora onorare la sua parte del contratto assicurando la regolare manutenzione delle due volte di famiglia, secondo le ultime volontà di questo generoso parigino.
Conclusione
Questa storia toccante illustra il rapporto a volte profondo che alcuni residenti hanno con la loro città. Al di là dell’aspetto finanziario, questo lascito di Hélène Rochereux dimostra la fiducia riposta nel Comune di Parigi per la conservazione della memoria familiare. Anche se l’impegno a mantenere in perpetuo due tombe, una delle quali si trova a più di 250 chilometri da Parigi, può sembrare restrittivo, il Comune ha finalmente riconosciuto il valore simbolico oltre che materiale di questo gesto.
Questo caso ci ricorda anche l’importanza del dovere di ricordare e delle tradizioni funerarie nella nostra società, dove la manutenzione delle tombe rimane una delle principali preoccupazioni per molte persone alla fine della loro vita. In questo modo, Parigi onora la volontà di uno dei suoi abitanti, stabilendo un legame tra passato e futuro che attraverserà le generazioni.
Articoli simili
- Una donna di 89 anni lascia in eredità tutte le sue case e 2 milioni di euro al suo comune, ma solo a due condizioni
- A 90 anni decide di lasciare in eredità milioni e case al comune: ma le sue condizioni fanno discutere…
- “Quando ho letto il testamento, non ci ho creduto…”: una donna lascia in eredità beni per 2 milioni di euro a questo comune di 850 abitanti
- 2 milioni di euro esentasse: una città eredita un impero immobiliare grazie alla donazione di due cittadini
- La misteriosa eredità di uno sconosciuto che moltiplica per 5 il bilancio di una piccola città

Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.