L’ European Systemic Risk Board (ESRB) ha pubblicato a Giugno 2015 il “Report on misconduct risk in the banking sector”, con l’obiettivo di approfondire come la cattiva condotta nel settore finanziario possa generare rischi a livello di stabilità macroprudenziale. In particolare, l’ESRB riconosce che i potenziali impatti sono:

  • significativi costi sociali e conseguenze negative sulla fiducia nei confronti dei mercati finanziari e delle Istituzioni, vitale per il corretto funzionamento del sistema finanziario nel suo complesso;
  • le sanzioni erogate dai Regolatori creano incertezze sui modelli di business, sulla solvibilità e sulla profittabilità delle Banche;
  • le issue generate dalla cattiva condotta possono generare conseguenze rilevanti in Banche sistemicamente rilevanti;
  • i costi originati in tempi di crisi possono avere un effetto pro-ciclico.

Per ciò che concerne il primo punto, l’ESRB sostiene che ci sono pochi dati su una relazione tra cattiva condotta e costi (che possono essere: gettito fiscale perso, cattiva allocazione di risorse, distorsione di mercati) ma, considerando la dimensione del sistema bancario nelle economie dei vari Paesi, tali costi sembrano plausibili.

Per tali ragioni, il Financial Stability Board (FSB) pone l’accento sulla prevenzione e sulla necessità di rafforzare la cultura di rischio nelle Banche. La prevenzione dovrebbe indirizzare il comportamento degli individui e gruppi, laddove non siano allineati con gli interessi dei clienti, con gli operatori di mercato e con la società in generale. Una solida cultura del rischio ed etica sono fondamentali per prevenire la cattiva condotta nelle Banche.

Alcuni fattori tra l’altro possono incentivare comportamenti non etici o corretti, come ad esempio: un piano di incentivi non allineato ai principi dell’etica e della buona condotta; asimmetrie informative e conflitti di interesse; comportamenti emulativi; bassa competizione.

La Corporate Governance ed il sistema dei controlli interni sono i primi elementi per evitare che tali fattori si presentino e per prevenire la cattiva condotta. Si richiede inoltre che, come per gli altri rischi, anche le perdite attese da situazioni di cattiva condotta note, devono essere valutate e incluse a conto economico, mentre le perdite inattese devono essere quantificate e coperte da capitale.

I suggerimenti dell’ESRB, ipotesi di prossimi passi, sono in sintesi i seguenti:

  • in primo luogo, i regolatori dovrebbero continuare gli sforzi volti a chiedere alle Banche l’adozione di comportamenti, pratiche e meccanismi di controllo e di conformità volti a limitare le opportunità di cattiva condotta;
  • a livello internazionale, sarà necessario incrementare la coordinazione tra le principali autorità di vigilanza al fine di concordare su best practices condivise;
  • il Legal Entity Identifier Regulatory Oversight Committee dovrebbe esaminare la possibilità di estendere il regime del LEI ad una più ampia gamma di controparti;
  • bisognerebbe garantire che le valutazioni di rischio di cattiva condotta tengano conto dell’impatto sistemico;
  • i rischi di cattiva condotta dovrebbero essere inseriti, in futuro, all’interno degli stress test dell’EU.