L’Europa lancia un ambizioso piano da 200 miliardi di euro per l’IA
Con un importante annuncio fatto a Parigi l’11 febbraio, l’Unione europea ha presentato “InvestAI”, un’iniziativa storica volta a posizionare l’Europa come leader mondiale nell’intelligenza artificiale.
Un’alleanza pubblico-privato senza precedenti
L’iniziativa UE AI Champions mobiliterà 200 miliardi di euro, di cui 150 miliardi dal settore privato.
Più di 60 grandi aziende, tra cui Airbus, L’Oréal, Mercedes e Spotify, sono già coinvolte in questo progetto, che rappresenta il più grande partenariato pubblico-privato al mondo nel campo dell’IA affidabile.
Un posizionamento strategico ambizioso
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea, confuta l’idea che l’Europa sia in ritardo rispetto agli Stati Uniti e alla Cina.
Il piano prevede 20 miliardi di euro per le gigafabbriche e un’attenzione particolare all’accesso alle infrastrutture informatiche per le start-up europee. Questo annuncio fa seguito all’impegno francese di 109 miliardi di euro annunciato pochi giorni prima.
Un quadro normativo equilibrato
L’iniziativa mira a semplificare il quadro normativo mantenendo gli standard etici europei. Questo approccio sta suscitando un dibattito, in particolare con gli Stati Uniti, che mettono in guardia da un “eccesso di regolamentazione”.
L’Europa mantiene la sua posizione di IA “aperta”, “inclusiva” ed “etica”, come dimostra la dichiarazione firmata da 58 Paesi al termine del vertice.
Finanziamento e attuazione
I finanziamenti iniziali proverranno da programmi europei esistenti, tra cui Digital Europe, Horizon Europe e InvestEU.
L’obiettivo è creare un ecosistema favorevole allo sviluppo dell’IA, dando agli sviluppatori europei l’accesso a importanti risorse di calcolo e ai dati necessari.
Conclusione
Questa iniziativa storica segna una svolta nelle ambizioni dell’Europa in materia di IA.
Combinando investimenti massicci, partenariati strategici e un quadro normativo adeguato, l’Europa sta affermando la propria determinazione a diventare uno dei principali attori dell’IA globale, preservando al contempo i propri valori e l’approccio etico che la contraddistingue.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.