Una rivoluzione italiana nel riciclo dei pannelli solari
L’Università di Camerino sta scuotendo l’industria del riciclaggio del fotovoltaico con una scoperta importante: un metodo per recuperare fino al 98,7% dell’argento contenuto nei pannelli solari usati. Questa scoperta scientifica potrebbe trasformare i rifiuti solari in una vera e propria miniera d’oro.
L’impresa tecnologica alla base della scoperta
Il team di ricerca italiano ha sviluppato un approccio innovativo che combina processi idrometallurgici ed elettrochimici. Il metodo utilizza una miscela specifica a base di ammoniaca per sciogliere l’argento, seguita da una tecnica di deposizione elettrolitica con sostituzione redox (EDRR).
Ciò consente di estrarre l’argento con una purezza eccezionale, senza bisogno di reagenti chimici aggiuntivi.
Un impatto economico considerevole
Questa innovazione apre la strada a una nuova e redditizia industria in Italia. Il recupero quasi totale di denaro dai pannelli solari rappresenta un’opportunità economica significativa, soprattutto in vista della crescita esponenziale del mercato fotovoltaico.
L’Italia potrebbe così diventare un leader europeo nel riciclo di metalli preziosi da tecnologie verdi.
Le sfide attuali del riciclaggio solare
Il riciclaggio dei pannelli solari incontra diversi ostacoli: costi elevati, complessità tecnica e problemi ambientali. In Francia, ad esempio, solo il 60% dei pannelli a fine vita viene trattato localmente.
La presenza di metalli tossici come il cadmio complica ulteriormente il processo di riciclaggio.
Una promettente soluzione ecologica
La tecnica EDRR si distingue per l’efficienza e il rispetto dell’ambiente.
Consentendo il recupero selettivo dell’argento senza l’uso di prodotti chimici aggiuntivi, soddisfa i requisiti della transizione ecologica e offre una soluzione economicamente valida.
Conclusione
Questa scoperta italiana segna una svolta nell’industria del riciclo dei pannelli solari. Oltre all’aspetto economico, offre una risposta concreta alle sfide ambientali del settore fotovoltaico.
Questa innovazione potrebbe accelerare lo sviluppo di un’economia circolare nelle energie rinnovabili, creando al contempo nuove opportunità industriali in Europa.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.