Nonostante la digitalizzazione e l’utilizzo di nuovi strumenti informatici possa supportare l’offerta transfrontaliera, molte sono ancora le barriere da abbattere ai fini del raggiungimento di un mercato europeo dei servizi bancari e finanziari, sia lato consumatori sia lato investitori.

La quota di consumatori che ha già acquistato prodotti bancari da un altro Stato membro è inferiore al 3% per carte di credito, conti corrente e mutui; mentre nel credito al consumo, solo il 5% dei prestiti è stato ottenuto a livello transfrontaliero ed i  prestiti transfrontalieri rappresentano meno dell’1% dei prestiti totali alle famiglie nella zona Euro. Infine, in ambito assicurativo, la fornitura di servizi transfrontalieri ha rappresentato solo il 3% dei premi lordi complessivi contabilizzati nel 2011 e nel 2012.

I consumatori di un Paese membro difficilmente riescono ad acquistare prodotti finanziari offerti in un altro Stato dell’Unione  come assicurazioni, prestiti, conti correnti, che al momento mostrano divergenze significative in termini di prezzo e scelta.

La Commissione Europea ha avviato una consultazione  nel primo trimestre del 2016, denominata “Libro Verde sui servizi finanziari al dettaglio. Prodotti migliori, maggiore scelta e più opportunità per consumatori e imprese”  al fine di :

  • rafforzare la capacità dei consumatori di compiere scelte informate mediante maggiori requisiti di trasparenza e una migliore consulenza, prima della vendita di determinati prodotti finanziari;
  • incoraggiare l’accesso a livello UE a conti di pagamento di base, vietando la discriminazione fondata sulla residenza ed altri vincoli ad oggi in essere;
  • migliorare le norme a tutela dei consumatori per investimenti, credito ipotecario e assicurazione, per garantire la fiducia dei consumatori nell’effettuare acquisti sui mercati nazionali e transfrontalieri;
  • agevolare la distribuzione transfrontaliera di assicurazioni e credito ipotecario per migliorare la concorrenza.

Le domande della Commissione sono orientate ad acquisire il punto di vista degli operatori e comprendere se l’uso delle tecnologie digitali innovative può contribuire a superare gli ostacoli esistenti e incrementare la fiducia dei consumatori; consentire maggiore visibilità e conoscenza dei prodotti esistenti nei diversi Paesi; sviluppare servizi di consulenza finanziaria indipendente su Internet; migliorare l’informativa alla clientela; ridurre il costo dei prodotti.

L’iniziativa va di pari passo con le altre iniziative della Commissione, in particolare:

  • il Digital Single Market;
  • il rafforzamento del mercato dei capitali;
  • la revisione di una serie di normative che dovrebbero incrementare la concorrenza (come la Mifid2).

E’ una sfida che coinvolge diversi aspetti e che va di pari passo con l’obiettivo di accessibilità e fruibilità dei prodotti da parte di tutti i consumatori a prezzi concorrenziali così da ottenere la tanto auspicata “financial inclusion” su tutto il territorio europeo.