MARINA BERLUSCONI CRITICA ALCUNI MAGISTRATI: “NON SONO NEMICI DI MELONI, MA DI TUTTO IL PAESE”. SUL GOVERNO COMMENTA…
Con la presenza dell’intero team di Forza Italia e del gruppo che ha lavorato per anni con suo padre Silvio, Marina Berlusconi ha partecipato mercoledì 23 ottobre 2024 all’inaugurazione del nuovo Mondadori Bookstore situato nella Galleria Alberto Sordi a Roma. Questo evento sottolinea la sua determinazione a continuare l’attività imprenditoriale, confermando il suo interesse a rimanere nell’ambito degli affari senza partecipare attivamente alla politica. Tuttavia, non sono mancate le domande dei giornalisti radunati fuori dalla nuova libreria, soprattutto dopo che nei mesi scorsi le sue dichiarazioni aperte verso temi di sinistra avevano suggerito un possibile distacco dalla linea politica di destra ereditata dal padre trent’anni fa.
Marina Berlusconi ha espressamente manifestato soddisfazione per le azioni del Governo Meloni-Salvini-Tajani nei primi due anni, descrivendoli come seri e autorevoli in politica estera, fedeli ai principi dell’europeismo e dell’atlantismo. Anche sul fronte economico, gli esiti del governo di destra sono stati positivi, come evidenziato dalla performance della Borsa e dalla riduzione dello spread, nonostante le sfide globali. Inoltre, riguardo alla prossima Manovra di Bilancio, la leader di Mondadori vede superati i rischi pre-legislativi, apprezzando in particolare la scelta di non introdurre una tassa sugli extraprofitti, ritenendola «nociva e populista per il mercato»; piuttosto, valuta positivamente il posticipo delle deduzioni per le banche, una mossa che protegge la credibilità del sistema bancario e allo stesso tempo destina risorse a settori critici come la sanità.
Quando si parla di magistratura, Marina Berlusconi ha risposto alle domande sul conflitto in corso tra il Governo Meloni e una parte della magistratura riguardo l’immigrazione clandestina. Secondo la figlia di Silvio Berlusconi, non ha senso parlare di “nemici di Meloni” o di una magistratura «contro Berlusconi». Piuttosto, alcuni casi, come quello dell’Albania, dimostrano che certi giudici possono essere considerati «nemici dell’intero Paese». Decisa e incisiva nelle sue dichiarazioni, Marina mostra una forte somiglianza con il carattere di suo padre Silvio.
LA SCELTA DI NON ENTRARE IN POLITICA DI MARINA BERLUSCONI: “PAPÀ MI HA SEMPRE SCONSIGLIATO E IO…”
Il dibattito sul possibile passaggio di Marina Berlusconi dalla gestione aziendale alla politica, a lungo discusso, è stato nuovamente respinto dall’interessata durante l’evento di apertura del nuovo store Mondadori a Roma, escludendo per il momento (e forse definitivamente) una sua “discesa in campo”: «Il consiglio di mio padre è sempre stato quello di non farlo. Seguo con interesse la politica ma continuo a dedicarmi alla mia attività imprenditoriale». Anche il fratello Pier Silvio, nonostante i buoni rapporti con Forza Italia, sembra non avere intenzioni politiche, come confermato anche di recente dal leader di Mediaset.
Marina ha ribadito più volte di non appartenere alla sinistra, come talvolta è stata descritta. Si identifica piuttosto come una “liberale berlusconiana” aperta ai diritti civili, valorizzando una «sinistra di buon senso» che coniuga umanità e politica. Tuttavia, ciò non implica un suo impegno in tale direzione politica, poiché il «buonsenso esiste in entrambi gli schieramenti». Critica però la recente legge sulla gestazione per altri approvata dal Governo Meloni, sottolineando i rischi di una «commercificazione del corpo femminile».
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.