La Proposta di Riattivazione del Nord Stream 2
Non è una novità parlare di riattivare il gasdotto Nord Stream 2, danneggiato durante il conflitto in Ucraina. Secondo quanto riporta il Financial Times, ci sarebbero degli investitori americani interessati a collaborare con la Russia per questo scopo. Tuttavia, questa mossa potrebbe generare delle ripercussioni negative per gli Stati Uniti, in particolare per le vendite di gas naturale liquefatto (GNL), ma la velocità con cui cambiano le dinamiche geopolitiche ed economiche rende ogni scenario possibile.
La Situazione in Ucraina e le Ripercussioni Energetiche
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, suggerisce che un accordo di pace in Ucraina potrebbe favorire un massiccio ritorno del gas russo in Europa, cosa di cui l’UE avrebbe estremamente bisogno. Sembra però che la decisione finale non spetterà agli europei.
Il Financial Times riporta che ci sarebbero degli investitori statunitensi pronti a riattivare il Nord Stream in accordo con la Russia. Questa ipotesi solleva dubbi: perché gli americani dovrebbero essere interessati a una tale mossa?
Probabilmente gli investitori in questione non appartengono al settore petrolifero, poiché una tale operazione abbasserebbe i prezzi del gas e di conseguenza gli introiti degli esportatori americani verso l’Europa. La situazione è alquanto insolita, e le voci di corridoio non mancano: personalmente, faccio ancora fatica a credere al sabotaggio del Nord Stream. La guerra ha creato un clima di totale confusione e incertezza.
Le Possibili Motivazioni degli Investitori Americani
È improbabile che gli americani vogliano controllare il mercato europeo del gas russo. Più verosimilmente, queste voci derivano da tentativi di capitalisti e imprenditori, alcuni dei quali vicini a figure politiche come Trump, di sondare il terreno per nuove opportunità di business, anche se qualunque progetto di questo tipo richiederebbe un avallo politico.
Donald Trump potrebbe considerare un simile scenario? Ciò potrebbe ostacolare la vendita di GNL americano, che è venduto a prezzi superiori rispetto al gas russo. Tuttavia, il prezzo elevato del GNL non è una decisione presidenziale ma una questione di mercato: negli USA è economicamente vantaggioso vendere il gas naturale liquefatto.
Se gli americani decidessero di entrare nel mercato del gas russo, controllando il Nord Stream, potrebbero influenzare i prezzi offerti all’Europa.
Le Implicazioni Economiche delle Trattative USA-Russia
Le trattative tra USA e Russia potrebbero includere aspetti economici e commerciali significativi, come la possibile revoca delle sanzioni, permettendo all’Europa di accedere nuovamente al gas russo. Tuttavia, spesso queste decisioni sono prese al di fuori delle istituzioni europee.
L’Europa, che non ha mai imposto un embargo totale al gas russo, continua a ricevere forniture, sebbene limitate. La guerra in Ucraina ha spinto l’Italia a cercare alternative, come i recenti accordi di ENI con Cipro ed Egitto per lo sfruttamento di giacimenti nel Mediterraneo orientale, ma queste soluzioni non sono sufficienti a sostituire completamente il gas russo.
Prospettive Future del Mercato del Gas
Il mercato del gas è attualmente instabile, con prezzi elevati che probabilmente rimarranno tali per qualche tempo. La riattivazione del Nord Stream richiederà tempo e, nel breve termine, la situazione non subirà grandi cambiamenti. Tuttavia, una parte del gasdotto può essere ancora utilizzata e, se la situazione in Ucraina dovesse stabilizzarsi, anche l’Ucraina avrebbe interesse a riprendere il trasporto completo di gas.
(Paolo Rossetti)
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.