Il Garante per la Protezione dei Dati Personali pubblica nuove FAQ sul ruolo del Responsabile della Protezione dei dati (RDP) in ambito pubblico. Il documento integra la pubblicazione Linee-guida sui responsabili della protezione dei dati (RPD)” del 13 dicembre 2016, emendata e adottata dal 5 aprile 2017.

Mentre il primo documento si focalizzava su nomina, posizione e compiti di un RPD, il nuovo contributo (disponibile cliccando qui) risponde alle seguenti domande:
1. Quali sono i soggetti tenuti alla designazione del RPD, ai sensi dell’art. 37, par. 1, lett. a), del RGPD?
2. Nel caso in cui il RPD sia un dipendente dell’autorità pubblica o dell’organismo pubblico, quale qualifica deve avere?
3. Quali certificazioni risultano idonee a legittimare il RPD nell’esercizio delle sue funzioni, ai sensi degli artt. 42 e 43 del RGPD?
4. Con quale atto formale deve essere designato il RPD?
5. La designazione di un RPD interno all’autorità pubblica o all’organismo pubblico richiede necessariamente anche la costituzione di un apposito ufficio?
6. È ammissibile che uno stesso titolare/responsabile del trattamento abbia più di un RPD?
7. Quali sono gli ulteriori compiti e funzioni che possono essere assegnati a un RPD?