Il miraggio di rendimenti eccezionali
Florian Maillot, un 29enne di Belfort, si è presentato come trader d’eccezione tra il 2016 e il 2022. La sua promessa? Rendimenti sbalorditivi tra il 10% e il 30%. Una proposta allettante che ha sedotto una sessantina di vittime, reclutate soprattutto attraverso i social network e le conferenze. L’investimento medio è stato di 10.000 euro, con alcuni che hanno raggiunto i 50.000 euro.
Smascherato lo schema Ponzi
La truffa si basava sul famoso schema piramidale di Ponzi: i nuovi investimenti venivano utilizzati per pagare i vecchi investitori, creando l’illusione di un’attività redditizia.
L’inganno è stato scoperto nel 2017 quando Tracfin ha individuato un trasferimento sospetto di 991.000 euro su un conto offshore, facendo scattare un’indagine approfondita.
Uno stile di vita lussuoso sulle spalle delle vittime
Invece di investire il denaro in borsa come promesso, Florian Maillot finanziò uno stile di vita sfarzoso fatto di viaggi di lusso, feste sfarzose, alcol e droghe.
L’indagine ha rivelato che non aveva né le competenze né l’autorizzazione legale per lavorare come commerciante, contrariamente a quanto dichiarato.
La giustizia colpisce duro
Il tribunale di Belfort ha emesso una sentenza severa: un totale di sei anni e mezzo di carcere per Florian Maillot, compresa una precedente condanna a Besançon.
Dovrà inoltre pagare una multa di 30.000 euro e gli è stato vietato di gestire la propria attività. Il suo complice, Jérémy Parrenin, attualmente in fuga, è stato condannato in contumacia a tre anni di reclusione e a una multa di 20.000 euro.
Vittime in cerca di risarcimento
Il danno complessivo è stimato in circa 2 milioni di euro. Il tribunale ha ordinato il pagamento di oltre 300.000 euro di risarcimento alle vittime.
Tuttavia, nessuno degli investitori è riuscito a recuperare tutti i propri fondi, lasciando molte famiglie in una difficile situazione finanziaria.
Conclusione
Questo caso ci ricorda che le promesse di guadagni eccezionali dovrebbero sempre destare sospetti. Sottolinea l’importanza di verificare le credenziali dei professionisti della finanza e illustra la necessità di una maggiore vigilanza di fronte alle truffe finanziarie, in particolare sui social network.
La severità della sentenza riflette la determinazione dei tribunali a combattere queste truffe che distruggono la vita.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.