L’Agenzia delle Entrate ha compiuto un’importante avanzata tecnologica, stabilendo il domicilio digitale attraverso PEC (Posta Elettronica Certificata) per la ricezione di documenti e comunicazioni con validità legale. È fondamentale accedere rapidamente a tali comunicazioni per evitare sanzioni e notificazioni giuridiche di maggiore gravità.
Con l’emanazione di una circolare pubblicata sul proprio sito web, l’ente governativo ha spiegato come i cittadini italiani possano utilizzare la PEC per consultare gli atti più importanti, a condizione di aver selezionato il "domicilio digitale" come opzione preferenziale, evitando così la consegna fisica di documenti cartacei.
Configurazione del domicilio digitale tramite PEC
Optare per un **domicilio digitale** tramite **PEC** permette un contatto più diretto e semplice con l’Agenzia delle Entrate e con l’ente dedicato alla Riscossione. Questa scelta facilita la lettura rapida dei documenti e l’invio o la ricezione di comunicazioni cruciali in modo efficace.
Il **nuovo servizio online** offerto dall’Ade è destinato esclusivamente ai cittadini italiani o ai professionisti che **non sono obbligati** a possedere una PEC, e quindi non sono iscritti in albi professionali, registri delle imprese o elenchi di liberi professionisti. All’interno del Decreto Legge numero 13 del 2024 sono dettagliate le normative applicabili a chi è interessato.
Un’ulteriore novità è la possibilità di **revocare** o **cambiare** il domicilio digitale. Questa opzione, offerta dall’Ade, è un servizio aggiuntivo e facoltativo. Tuttavia, è consigliabile avere un proprio domicilio digitale per evitare, ad esempio, sanzioni per non aver consultato o ricevuto tempestivamente documenti in formato cartaceo.
Opportunità per professionisti
Le aziende e i professionisti che sono tenuti per legge a possedere una PEC, devono verificare che l’indirizzo precedentemente fornito corrisponda a quello del loro domicilio digitale. In caso di mancata conferma, il sistema procederà automaticamente alla revoca del “domicilio digitalizzato”.
Nel caso in cui l’indirizzo PEC designato come domicilio digitale non appartenga effettivamente al titolare, le comunicazioni e gli atti inviati a tale indirizzo mantengono comunque la loro validità legale.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.