Il processo del recupero crediti può risultare alle volte invasivo. Il Garante della Privacy ha evidenziato durante alcuni accertamenti l’esistenza di prassi in alcuni casi decisamente invasive:

  • visite a domicilio o sul posto di lavoro,
  • reiterate sollecitazioni al telefono fisso o sul cellulare,
  • telefonate preregistrate,
  • invio di posta con l’indicazione all’esterno della scritta “recupero crediti” o “preavviso esecuzione notifica”,
  • affissione di avvisi di mora sulla porta di casa.

Molto spesso sono stati utilizzati anche dati personali di intere famiglie che risultavano inseriti nei data base del soggetto creditore o delle società di recupero crediti.

Cosa si può fare?

Nel sito ufficiale del Garante per la protezione dei dati personali è stato pubblicato un Vademecum intitolato “privacy e recupero crediti – le regole per il corretto trattamento dei dati personali.

Il documento in oggetto è finalizzato a fornire una guida sintetica che illustri in modo semplice e immediato a quali principi si devono ispirare coloro che legittimamente svolgono attività di recupero del credito e le garanzie riconosciute al debitore.

In particolare, il Garante ricorda le prassi ammesse per sollecitare ed ottenere il pagamento di somme dovute. Non è lecito comunicare ingiustificatamente informazioni relative ai mancati pagamenti ad altri soggetti che non siano l’interessato (es. familiari, coabitanti, colleghi di lavoro o vicini di casa) ed esercitare indebite pressioni su quest’ultimo.

Il Codice in materia di protezione dei dati personali (d.lg. 30 giugno 2003, n. 196) riconosce al debitore la possibilità di esercitare nei confronti del soggetto creditore, come ad esempio le banche, le finanziarie, alcuni diritti tra cui la possibilità di richiedere l’origine dei dati personali che lo riguardano; di opporsi, in tutto o in parte, per motivi legittimi al trattamento dei dati che lo riguardano, ancorché pertinenti alla raccolta, oppure, al trattamento dei dati ai fini di invio di materiale pubblicitario odi vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.