Banca d’Italia ha deliberato in data 23 gennaio 2018 una nota avente ad oggetto le procedure di adeguata verifica rafforzata sulle Persone Politicamente Esposte, i PEPs (Politically Exposed Persons).

Cosa sono i PEPs?

I PEPs sono persone che ricoprono o hanno ricoperto in un recente passato cariche pubbliche

Cosa propone il documento?

Il documento propone una seria di “buone prassi” ed esempi concreti in materia di PEPs al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza della gestione del rischio di riciclaggio.

I punti cardine del documento:

  • Predisposizione di una politica di gestione dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo che:
    • individui tra le ipotesi rilevanti di alto rischio i PEPs,
    • definisca i principi generali di gestione dei rischi associati a tale categoria e fissi i tempi e i modi di rendicontazione sull’esposizione dell’intermediario a questa tipologia di rischi.
  • Attività di screening dei PEPs attraverso:
    • database commerciali,
    • l’utilizzo di tutte le informazioni disponibili a livello aziendale ed extra-aziendale distinguendo tra:
      • fase di accensione del rapporto (es. dati e notizie derivanti dalla conoscenza diretta del cliente e dalla sua collaborazione) e
      • fase di monitoraggio, nella quale può essere sfruttato il patrimonio informativo acquisito dall’azienda durante il rapporto come informazioni derivanti da istruttorie o questionari MiFID.

Quali sono gli impatti con gli altri processi?

Il primo impatto riguarda l’adeguata verifica: è prassi, infatti, attribuire un profilo di rischio “alto” ai PEPs coerentemente con i principi di sana e prudente gestione. Per i soggetti collegati ai PEPs (cointestatari di conti o delegati ad operare sul conto) è necessario valutare la propagazione del rischio “alto” precedentemente assegnato.

Il secondo impatto riguarda il processo di adeguata verifica rafforzata dei PEPs, per i quali è necessario raccogliere informazioni esaustive sull’origine dei fondi impiegati nel rapporto.

Infine, è importante il monitoraggio nel continuo e il rinnovo dell’adeguata verifica, almeno con frequenza annuale, nell’ottica di valutare la storia del rapporto al fine di verificare la permanenza o la modifica di alcune informazioni.