Oggi, martedì 15 ottobre 2024, si è svolto il forum annuale ‘Welfare, Italia‘, organizzato dal noto think tank del gruppo Unipol e della European House Ambrosetti (abbreviata in TEHA). L’evento è stato una piattaforma per analizzare l’attuale situazione e le prospettive future del welfare nel nostro paese, introducendo il report 2024 del think tank. Questo documento è essenziale per identificare le debolezze e i punti di forza del sistema di welfare italiano, considerato uno degli aspetti cruciali della politica nazionale.
All’evento a Roma, i partecipanti hanno discusso che, per sostenere il welfare fino al 2030, saranno necessari circa 176 miliardi di euro pubblici aggiuntivi. Nonostante l’Italia sia tra i primi quattro paesi in Europa per spesa previdenziale rispetto al PIL, è anche tra gli ultimi per la spesa in istruzione, politiche sociali e sanità. Nel 2023, sono stati spesi 662,7 miliardi, di cui più del 50% destinati alla previdenza, poco più del 20% alla sanità, il 16% alle politiche sociali e il 12% all’istruzione.
Il report di Unipol-TEHA evidenzia che ben il 78,9% della spesa in welfare è dedicato alla ‘gestione del presente‘, mentre solo il 21% è riservato alla ‘costruzione del futuro‘, ovvero alla prevenzione. Aumentando questa percentuale, si potrebbero ridurre i costi generali e generare un ritorno di circa 14 euro per ogni euro investito.
Analisi e sfide del welfare: il divario educativo, lavorativo e regionale
Nel dettagliato report Unipol-TEHA si parla anche dell’importanza del settore welfare, che coinvolge oltre 425mila entità e impiega circa 4,3 milioni di persone, senza contare i 4,6 milioni di volontari del ‘Terzo settore’. Questo settore mobilita un valore economico di circa 206 miliardi di euro. Tuttavia, per garantire la sostenibilità a lungo termine, è necessario un ulteriore incremento di risorse.
Si stima che tra 250mila e 440mila persone, tra cui medici, infermieri e docenti, dovranno essere assunte nei prossimi anni. Per realizzare ciò, è cruciale colmare il gap formativo, che nel 2023 vedeva solo il 19,2% della popolazione con una laurea avanzata, e affrontare lo skill mismatch, che lascia scoperto il 45% (2,5 milioni) dei posti di lavoro necessari.
È interessante anche esaminare il Welfare Italia Index, che classifica le regioni in base alla loro efficacia nel settore welfare. Il Nord continua a dominare, con Trento, l’Emilia e Bolzano in testa, mentre regioni come Basilicata, Campania e Calabria occupano le ultime posizioni.
Strategie per il supporto al sistema welfare: le tre proposte di Unipol-TEHA
Il report si conclude con tre raccomandazioni fondamentali per migliorare il sistema welfare italiano, tutte incentrate sulla prevenzione, che permette di ridurre i costi e prepararsi a future esigenze finanziarie. La prima proposta è quella di promuovere la Long-Term Care nei fondi pensionistici, anche attraverso maggiori agevolazioni fiscali per lavoratori e aziende.
La seconda proposta riguarda un vasto piano di sviluppo della formazione e delle competenze lavorative, con analisi approfondite delle necessità del mercato del lavoro e nuovi programmi educativi. Infine, il terzo suggerimento è la digitalizzazione del welfare, con un unico punto di accesso digitale per tutti i servizi.
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Alessandro Conti ha conseguito una laurea in ingegneria finanziaria presso il Politecnico di Torino, con una specializzazione in tecnologie finanziarie. Ha lavorato come consulente per diverse start-up fintech e istituzioni bancarie. La sua specializzazione riguarda la regolamentazione dei servizi di pagamento e l’implementazione di soluzioni conformi alle nuove normative europee, in particolare PSD2. Su ComplianceJournal.it, Alessandro condivide le sue conoscenze sulla digitalizzazione dei servizi finanziari e sui rischi emergenti legati alle innovazioni tecnologiche nel settore bancario.