Una scoperta casuale in una villa storica
Nella città di Hauts-de-Bienne (ex Morez), una semplice operazione di sgombero ha portato a una scoperta sorprendente. Una busta del 1998, contenente le ultime volontà di Françoise Morel-Mottet, è stata ritrovata nella Villa Jaquemin, un palazzo costruito nel 1850. Questo testamento, rimasto nascosto per 25 anni, avrebbe cambiato i piani del Comune.
Un’eredità generosa e inaspettata
Il documento, che nel frattempo è stato autenticato, rivela la chiara intenzione della defunta proprietaria di lasciare in eredità alla città la sua proprietà al numero 6 di rue Lamartine. Essendo morta nel luglio 2023, Françoise Morel-Mottet non aveva eredi diretti e la sua proprietà sarebbe dovuta passare alla sorella e alla nipote.
L’unica condizione era la manutenzione delle tombe delle famiglie Morel-Mottet e Gouverneur.
Una proprietà prestigiosa
La villa, immersa in tre ettari di parco, rappresenta un bene considerevole stimato tra i 300.000 e i 400.000 euro.
Il sindaco Laurent Petit ha annunciato che, non avendo particolari esigenze immobiliari, il Comune manterrà il suo piano di vendita ad acquirenti interessati.
La città fortunata lo fa di nuovo
Questa scoperta fa eco a un precedente ritrovamento altrettanto straordinario. Nel 2020, la città ebbe la fortuna di scoprire lingotti d’oro e monete in vecchi barattoli di marmellata durante i lavori di ristrutturazione di un edificio comunale.
La scoperta ha fruttato 770.000 euro all’asta, somma destinata alla ristrutturazione dell’Hôtel de la Poste.
Un patrimonio che continua a vivere
Queste scoperte successive contribuiscono ad arricchire il patrimonio dell’Hauts-de-Bienne e permettono al Comune di finanziare progetti di interesse pubblico.
La storia di questo testamento mostra come il passato possa riemergere in modi inaspettati per plasmare il futuro di una comunità.
Conclusione
Questa successione di eventi fortunati illustra come il patrimonio storico possa riservare sorprese a vantaggio di una comunità.
Queste scoperte aiutano non solo a preservare la storia locale, ma anche a finanziare progetti per il futuro, creando un ponte tra il passato della città e il suo futuro.
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Francesca Bianchi è laureata in diritto economico presso l’Università di Milano e ha conseguito un Master in gestione del rischio finanziario. Ha lavorato per diversi anni in importanti banche internazionali, specializzandosi nelle normative bancarie europee, come MIFID II e IFRS 9. Appassionata di sostenibilità e normative ESG (ambientali, sociali e di governance), Francesca si impegna ad aiutare le aziende a conformarsi alle nuove leggi europee. I suoi contributi su ComplianceJournal.it sono ampiamente apprezzati per la loro chiarezza e profondità analitica.