Quali sono i requisiti definiti, in termine di capitale, per banche che spostano strumenti finanziari dal banking al trading book? E i requisiti definiti dal Comitato di Basilea (BIS) per gestire, monitorare e ridurre il rischio di mercato?

Scopriamolo insieme, affrontando il tema dell’arbitraggio.

Un breve riassunto sul tema

Avevamo sintetizzato, in un precedente post, quanto pubblicato dal BIS a gennaio 2016 in tema di rischio di mercato. Il documento, dal titolo “Minimum capital requirements for market risk”, è la sintesi derivante da un lungo processo di consultazione avviato con il “Fundamental review of the trading book“, del maggio 2012 e seguito da altri due documenti:

L’obiettivo di tali processi è quello di assicurare che le banche siano in grado di resistere a qualsiasi potenziale incidente di mercato.

Il documento del BIS si sostituisce all’attuale disegno di Basilea 2.5. Ma, mentre Basel 2.5 era stata una risposta di breve periodo – a seguito della crisi del 2008 – il FRTB (Fundamental Review of the Trading Book) ed i successivi criteri per il calcolo dei requisiti patrimoniali vogliono essere un disegno di lungo periodo sul rischio di mercato ed affrontare una serie di punti che Basel 2.5 aveva lasciato aperti.

In parte avevamo già anticipato che i principali miglioramenti nel nuovo quadro del rischio di mercato saranno:

  • una revisione dei confini tra trading book e banking book, che ridurrà la portata di arbitraggio;
  • la rimozione del Value-at-risk e la sua sostituzione con il concetto di Expected Shortfall;
  • un rafforzamento del rapporto tra modello standardizzato e approccio interno;
  • un processo di approvazione del modello avanzato e il riconoscimento più prudente della diversificazione e copertura del portafoglio.

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Window-Dressing e società finanziarie

Un tema chiave è quello del window-dressing, ossia assicurarsi che le società finanziarie implementino un sistema di risk management adeguato al fine di verificare che le esposizioni intraday non siano mai eccessive e che il requisito patrimoniale sia rispettato in ogni momento.

Sebbene l’impatto finale sui livelli di capitale non sia ancora chiaro e potrà essere soggetto ad una ulteriore calibrazione, è possibile che l’incremento nei livelli di capitale, prevedibile sulla base della nuova disciplina, renderà anti-economici alcuni mercati, come ad esempio il trading di prodotti cartolarizzati.

Miglioramenti nell’arbitraggio

La nuova normativa richiede che l’IRT (Internal Risk Transfer, definito dalla BIS come “internal written record of a transfer of risk within the banking book, between the banking and the trading book or within the trading book (between different desks)”) sia soggetto all’approvazione del regolatore e reso pubblico.

Il nuovo approccio, infatti, vuole separare più nettamente il trading ed il banking book, limitando gli arbitraggi sul capitale regolamentare che derivano dal trasferimento delle posizioni in essere dall’uno all’altro book, a seconda della convenienza. L’allocazione iniziale deve avvenire sulla base delle caratteristiche dello strumento.

Il BIS fornisce una prima lista di strumenti che debbono essere inclusi nel banking book e una seconda lista di strumenti che si presume siano utilizzati per scopi differenti e che sia più appropriato inserire nel trading book:

Banking book Trading book
(a) unlisted equities;
(b) instrument designated for securitisation warehousing;
(c) real estate holdings;
(d) retail and SME credit;
(e) equity investments in a fund, including but not limited to hedge funds, in which the bank cannot look through the fund daily or where the bank cannot obtain daily real prices for its equity investment in the fund;
(f) derivative instruments that have the above instrument types as underlying assets; or
(g) instruments held for the purpose of hedging a particular risk of a position in the types of instrument above.
(a) instruments held as accounting trading assets or liabilities;
(b) instruments resulting from market-making activities;
(c) equity investment in a fund;
(d) listed equities;
(e) trading-related repo-style transaction; or
(f) options including bifurcated embedded derivatives from instruments issued out of the banking book that relate to credit or equity risk.

Un eventuale spostamento dall’uno all’altro deve essere approvato dal regolatore e può essere concesso solo se motivato e in circostanze eccezionali.

Nel caso in cui il trasferimento avvenga da un trading book ad un banking book, allora- sulla base del documento del BIS – l’ IRT non viene considerato ai fini del calcolo dell’allocazione del capitale.
Invece, qualora lo spostamento, quand’anche approvato, produca una riduzione del capitale regolamentare, la differenza deve essere pesata come Pillar 1 addizionale ed occorre darne disclosure.

Il capitolo 6 (Treatment of internal risk transfers) della sezione A del documento del BIS descrive le varie opzioni ed il metodo di trattare l’ IRT in ciascuna delle possibili combinazioni.